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Il retroporto di Taranto si candida (anche) ad hub ortofrutticolo per la rete transeuropea dei trasporti



Lo scorso lunedì 21 dicembre, presso la Sala Consiliare della Provincia di Matera, si è tenuto l'evento conclusivo del progetto "Study for the creation of the integrated intermodal logistic system in Port of Taranto back area", approvato e ammesso a finanziamento nell'ambito del bando annuale del 2013 per la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Capofila del progetto, l'Autorità portuale di Taranto; a comporre il partenariato la Provincia di Matera.

Il progetto mira a supportare, attraverso attività di studio e progettazione, lo sviluppo dell'integrated intermodal network system porto - retroporto di Taranto, coerentemente a quanto previsto dall'art. 46 della L. 214/2011, al fine di dotare il Porto di Taranto, Core Port e terminale del corridoio Scandinavian- Mediterranean delle reti TEN-T, delle opportune aree retroportuali con lo scopo di favorirne l'evoluzione verso un porto di terza generazione e supportare lo sviluppo di traffico commerciale.



L'azione mira a identificare il flusso di traffici sviluppati nell'ambito del bacino del Mediterraneo (con un focus specifico su quelli provenienti dal canale di Suez e, più in generale, nei quadranti a est di Taranto, per i quali il Porto costituisce la naturale porta di accesso all'Europa) e i servizi, con le relative performance, che devono essere attivati per aumentare la capacità di attrazione e la competitività dell'infrastruttura.

Il disegno strategico sotteso è quello di creare intorno al porto di Taranto un sistema logistico integrato basato su una rete di strutture logistiche specializzate, inclusa la piattaforma di Ferrandina (MT, situata a 80 km dal Porto di Taranto), al fine di intercettare il traffico marittimo e di favorire, nel contempo, la crescita del territorio di riferimento.



La piattaforma di Ferrandina rappresenterebbe il sub-hub specializzato in derrate agroalimentari e ortofrutticole, con una movimentazione attesa di 7,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura l'anno, contribuendo a promuovere lo sviluppo del Porto di Taranto in un porto di terza generazione.

Ferrandina sarà la prima di una serie di grandi sub-hub specializzati, da realizzarsi in futuro e in grado di intercettare il traffico merci tanto locale quanto internazionale. A tal fine, la strategia del Porto di Taranto è quella di promuovere la costruzione di infrastrutture dedicate nell'area portuale e retro-portuale per il ricevimenti, stoccaggio, accorpamento, lavorazione e riconfezionamento e spedizione delle merci.

Il sistema logistico integrato prevede la partecipazione di attori pubblici e privati.



Il Partenariato del progetto è così composto:
Ente Capofila: Autorità Portuale di Taranto
Partner: Provincia di Matera

Tappe fin qui svolte e prossimi step:
Settembre 2014-Dicembre 2015: completamento dello studio di fattibilità e lancio delle manifestazioni d'interesse (clicca qui per scaricare l'avviso pubblico).
Gennaio-Aprile 2016: pubblicazione del bando di gara e selezione delle offerte.