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Edizione speciale del proprio periodico Apfel Aktuell

Il Consorzio altoatesino VOG celebra settanta anni di storia e cambia logo

Compie settant'anni VOG, il Consorzio delle cooperative ortofrutticole dell'Alto Adige: nato infatti il 24 agosto 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale in un clima di ricostruzione e grandi difficoltà, oggi rappresenta la più grande organizzazione per la commercializzazione delle mele in Europa e una delle più importanti realtà nell'economia altoatesina.


Taglio della torta con alcuni rappresentanti della "famiglia" VOG. Al centro Gerhard Dichgans e Georg Kössler, rispettivamente direttore e presidente del Consorzio.

Per l'occasione ieri a Bolzano si è tenuta una conferenza stampa durante la quale è stata presentata l'edizione speciale, proprio per il 70mo anniversario, di Apfel Aktuell, periodico del Consorzio altoatesino e sono stati messi in luce gli aspetti più importanti dei sette decenni di dedizione alla frutticoltura in Alto Adige.

A delinearli il direttore del Consorzio, Gerhard Dichgans (nella foto a lato). "Immaginate le difficoltà che a quel tempo hanno dovuto affrontare i responsabili delle cooperative, trovandosi nell'immediato dopoguerra. In termini di mercati, l'Alto Adige aveva sempre guardato oltre il Brennero - Nord Tirolo, Austria e Germania - e da un giorno all'altro si è ritrovato con questi sbocchi sbarrati. Un gruppo di persone con un'incredibile energia e visione del futuro ha deciso quindi di cooperare, perché la singola realtà non era in grado di affrontare quelle difficoltà".

E' allora che Josef Ungericht, presidente della cooperativa frutticoltori CAFA, di carattere forte e mentalità emancipata, riesce a convincere altre cooperative della necessità di una collaborazione più stretta, per superare insieme la nuova e complessa situazione economica. Nasce così il Consorzio VOG.

"Di rilievo - ha continuato Dichgans - gli obiettivi che queste persone si erano posti: aiutare il coltivatore a ritornare in piena produzione, andando a rifornirsi di fertilizzanti e mezzi per la difesa delle colture; dare all'agricoltore consigli pratici in campo per migliorare la qualità della produzione; organizzare la vendita in comune e cercare nuove vie per l'export".

I padri fondatori di VOG


Nel corso degli anni, tante di queste idee sono state realizzate ma non da parte del VOG, bensì da aziende specifiche nate per perseguire tali obiettivi. "Una delle prime attività del Consorzio, invece, fu quella di chiedere le licenze di esportazione nelle aree occupate dagli alleati della Germania - ha dichiarato il direttore - Dieci anni più tardi, tra il 1955 e il 1964, con la nascita della Comunità economica europea, i mercati sono risultati accessibili con più facilità. Priorità assoluta è allora diventata una produzione di qualità e la garanzia della stessa. A quegli anni risale il primo tentativo di fare marketing con la fondazione del circolo protettivo delle cooperative dell'Alto Adige".

Nell'ottobre del 1968 VOG diventa Organizzazione di produttori e nel 1971 viene creato il marchio omonimo come garanzia di origine e qualità. In questo terzo decennio, la cooperativa Andriano introduce per prima i cassoni (bins).

"Il quarto decennio è all'insegna di una rapida estensione delle colture ad alta densità, con impianti da 3.000 piante. Da una parte ciò è avvenuto per incrementare la produttività, dall'altra per abbassare i costi di produzione e sicuramente per controbilanciare la flessione dei prezzi sul mercato. La mela altoatesina è arrivata in nuovi paesi: Scandinavia, Russia, Medio Oriente e Libia".



Gli anni dal 1985 al 1994 sono segnati dalla costituzione dell'AGRIOS, dal contrassegno con il marchio Alto Adige e la coccinella per la frutta da produzione integrata, ma soprattutto dalla separazione di 10 cooperative della Val Venosta che hanno poi fondato la VI.P.

Nel 1995 nasce il marchio Marlene® e nel 1999 avviene l'unione con ESO, un'altra organizzazione di produttori in Alto Adige. Dopo le varie fusioni, nel 2011 da 33 si è passati a 16 cooperative, una delle quali specializzata nella lavorazione del prodotto biologico. Oggi, fanno parte dell'organizzazione di produttori 4.938 soci che, su una superficie di circa 10.700 ettari, realizzano un raccolto di frutta pregiata di circa 650.000 tonnellate annue.

"Il 2010 ha segnato una tappa fondamentale della nostra strategia aziendale: la commercializzazione è stata centralizzata nel Consorzio - ha concluso Dichgans - L'obiettivo è quello che sempre ci ha guidato anche nel passato: rafforzare la nostra competitività sul mercato, per garantire un futuro ai nostri associati anche per i prossimi decenni".

"Il VOG è riuscito a rendere la mela dell'Alto Adige un prodotto sinonimo di alta qualità a livello mondiale - ha sottolineato il presidente del Consorzio, Georg Kössler (foto a lato) - Abbiamo potuto scrivere questa storia di successi soltanto grazie alla collaborazione dei 4.938 soci del consorzio, che in tutti questi anni ci hanno dato la loro fiducia. A loro diciamo grazie".

"Continuare a scrivere questa storia di successo anche nel futuro è la nostra missione. E per costruire un futuro ci vogliono valori di riferimento ben precisi: qualità, azione strategica nella commercializzazione e innovazione, a cominciare da quella varietale".



In occasione del 70mo anniversario VOG cambia anche il logo. Come ha spiegato Sabine Oberhollenzer (foto a lato), PR manager del Consorzio, il nuovo logo presenta una grafica di particolare forza espressiva che dà all'immagine della realtà melicola un'impronta più moderna, pur in armonioso equilibrio con le scelte cromatiche e stilistiche del passato.

"Già nel 1945, anno di nascita del Consorzio, si era compresa l'importanza della comunicazione - ha commentato Oberhollenzer - Il logo di allora lanciava un messaggio di unione delle cooperative con la V che faceva da legame tra la O e la G (prima foto sotto). Dopo trent'anni, nel 1971 si è registrato un primo restyling con l'aggiunta della parola Südtirol (seconda foto sotto), che sottolinea palesemente l'origine delle mele. Ci sono voluti ulteriori venti anni per un nuovo logo (terza foto sotto), modificato cinque anni dopo in occasione del cinquantesimo anniversario del Consorzio e che è stato utilizzato per vent'anni. Si è trattato infatti di un logo bello, chiaro e che ha come valore di base la sobrietà".



Settant'anni in continua evoluzione per VOG, quindi: nell'organizzazione, nella coltivazione, nell'assortimento varietale e nelle infrastrutture. Obiettivo: essere preparati per affrontare i mercati. Cambiare significa sopravvivere.

Maggiori approfondimenti nelle prossime edizioni di FreshPlaza.it

Contatti:
Email: info@vog.it
Web: www.marlene.it - www.vog.it