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Come recuperare gli scarti della lavorazione delle pesche

Valore funzionale dell'estratto etanolico della pesca Tabacchiera

Ormai molti studi epidemiologici hanno confermato la stretta relazione fra alimentazione e salute. Le proprietà salutari della frutta sono infatti dovute alla presenza di alcuni metaboliti secondari, quali i fenoli, che soprattutto negli ultimi anni hanno suscitato notevole interesse per la loro potenziale azione protettiva contro diverse malattie, come quelle neurodegenerative, cardiovascolari, cancro, ecc.

Il pesco è la coltura da frutto più diffusa e soprattutto la pesca è nota per il suo valore nutrizionale e per le sue proprietà terapeutiche dovute ai suoi costituenti bioattivi (fenoli e carotenoidi).

Ricercatori italiani in collaborazione con ricercatori spagnoli e colombiani hanno analizzato il profilo compositivo di estratti etanolici di Prunus persica var. platycarpa (= var. Tabacchiera) e hanno valutato l'attività antiossidante utilizzando diversi metodi in vitro. La composizione fenolica della polpa di pesca è stata analizzata mediante HPLC ESI-MS / MS.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati online lo scorso 3 luglio sulla rivista internazionale Plant Foods for Human Nutrition (http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs11130-015-0498-1).

Le pesche della tipologia "platicarpa" (o "piatta") interessano un numero sempre crescente di consumatori e, conseguentemente, di molti addetti ai lavori del settore frutticolo.

Dalle analisi è risultato che la polpa è una ricca fonte di composti bioattivi, in particolare di fenoli. In tabella sono riportati i valori del contenuto di fenoli totali, flavonidi e carotenoidi presenti nella polpa, nella buccia e nel seme della pesca Tabacchiera.



I principali composti fenolici presenti nell'estratto etanolico ottenuto dalla polpa di pesca fresca sono stati: acido gallico (1,654 mg/kg estratto) , acido protocatecuico, aldeide protocatecuico, acido clorogenico (15,029 mg/kg estratto), acido p-cumarico e acido ferulico.

I ricercatori concludono che, per questioni di sicurezza per l'uso umano di questo solvente, è molto importante verificare la potenzialità dell'estratto etanolico come importante fonte di composti bioattivi.

Inoltre, le attività commerciali e domestiche di utilizzo di grandi quantità di frutta, in particolare nella produzione di succhi e prodotti di IV gamma, determinano la produzione di grandi quantità di scarti (semi e buccia); pertanto i risultati di questo studio potrebbero gettare le basi per lo sviluppo sia di estratti etanolici sia di prodotti funzionali e nutraceutici ottenuti dal recupero e utilizzo degli scarti della lavorazione delle pesche.

La ricerca proseguirà con ulteriori studi in vivo per confermare questi risultati e sostenere quindi l'uso di questa matrice.

Fonte: Monica R. Loizzo, Deborah Pacetti, Paolo Lucci, Oscar Núñez, Francesco Menichini, Natale Giuseppe Frega, Rosa Tundis, ‘Prunus persica var. platycarpa (Tabacchiera Peach): bioactive compounds and antioxidant activity of pulp, peel and seed ethanolic extracts’, 2015, Plant Foods for Human Nutrition, DOI 10.1007/s11130-015-0498-1

Contatti:
Rosa Tundis
Dipartimento di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute, Università della Calabria
87036 Rende, Cosenza
Italy
Email: tundis@unical.it