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Albicocco: presentate le novita' varietali per la coltivazione in Piemonte

Lo scorso 8 luglio 2015, presso il CReSO (Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione per l'Ortofrutticoltura Piemontese) di Manta (CN) sono state presentate le novità derivanti dalla sperimentazione varietale su albicocco nell'ambito del progetto MiPAAF – Regione Piemonte "Liste di orientamento varietale dei fruttiferi".

L'incontro tecnico è stato aperto dal Direttore del CReSO, Silvio Pellegrino, il quale ha detto che "nonostante il clima caldo dell'ultimo periodo, il mercato delle drupacee non è al momento molto soddisfacente; rimaniamo tuttavia speranzosi. L'incontro odierno è dedicato ai risultati della sperimentazione di nuove varietà di albicocco, come potenziali alternative a quelle attualmente coltivate in Piemonte"


Silvio Pellegrino.

Davide Nari, tecnico CReSO, ha presentato una breve relazione circa l'andamento climatico 2015, spiegando che quest'anno ci sono state precipitazioni molto abbondanti (quasi 600 mm totali ) fino a giugno. "Si è registrata una fioritura anticipata di 4 giorni rispetto al 2014 – continua Nari – con fioriture lunghe e scalari e senza brinate tardive. In generale, l'incidenza di cracking sui frutti è stata bassa con una discreta qualità delle produzioni: dalle analisi è emerso che quest'anno le albicocche presentano un maggior grado zuccherino (RSR = +1-1,5 °Brix) e maggiore acidità titolabile (+ 2-3 meq/L) rispetto al 2014".


Davide Nari.

In Piemonte la coltivazione di albicocco interessa una superficie di 900 ettari circa. Lorenzo Berra del CReSO ha presentato le 50 varietà in sperimentazione, illustrando gli aspetti positivi e negativi di ciascuna per quanto riguarda il Piemonte.

Numerose le novità interessanti che sono state presentate per la prima volta, con un occhio di riguardo alle caratteristiche qualitative e all'adattabilità al territorio regionale. Tra le principali novità, buoni i riscontri dagli impianti pilota della varietà precoce Tsunami® che si è distinta per le eccellenti caratteristiche qualitative, unite a costante produttività.

Nel periodo medio-precoce buone le performance (relative a produttività, facile gestione dell'albero e qualità gustative) di Mediabel* che è stata avviata alla sperimentazione estesa nel 2014.

Buone notizie in merito alla resistenza al virus della Sharka che presentano alcune nuove cultivar di origine francesi e alla tolleranza dimostrata da alcune recenti varietà e selezioni avanzate alla batteriosi (Pseudomonas spp.), altra grave criticità che incombe sulla coltivazione dell'albicocco in Piemonte.


Lorenzo Berra.

Clicca qui per scaricare una tabella con una breve descrizione delle cultivar ammesse alla sperimentazione estesa, risultate interessanti per i frutticoltori piemontesi.

"Per quanto riguarda altre cultivar – continua Berra – abbiamo osservato che la cv di riferimento Pinkcot®Cotpy*, ampiamente diffusa sul territorio, presenta un'ottima tenuta di maturazione e conservabilità ma è sensibile a cracking in annate climaticamente sfavorevoli, come spesso accade in Piemonte; Laycot*, la cv attualmente più diffusa, nonostante l'ottima presentazione in termini di colore, forma e pezzatura, sapore molto buono, consistenza elevata della polpa e ottima tenuta di maturazione, è sensibile a fessurazioni peduncolari e apicali in annate climaticamente sfavorevoli, è sensibile a batteriosi da Pseudomonas spp. ed è autoincompatibile. Si stanno cercando per entrambe valide alternative. Kioto* ha un'elevata rusticità, è di facile gestione, è autofertile, il frutto ha una colorazione attraente con sapore buono ed equilibrato; ha inoltre un elevatissima tenuta di maturazione, ma è sensibile al sovraccarico ed è soggetta a sbucciature alla cavità peduncolare durante lo stacco ed è sensibile a batteriosi da Pseudomonas spp".


Alcune varietà di albicocche.

Per l'impollinazione delle cultivar autoincompatibili sono stati individuati i seguenti impollinatori: Pinkcot e Spring Blush per le autoincompatibili Tsunami®EA5016 e Big Red®EA4006, Laycot per auto incompatibile Pinkcot® Cotpy*.


Esposizione delle diverse varietà di albicocche.


Lorenzo Berra conclude: "La scelta varietale deve essere fatta tenendo conto di tanti aspetti, quali la gestione della pianta in campo in termini di produttività e tenuta di maturazione, la qualità organolettica del frutto in termini di forma, pezzatura, colore e sapore, la gestione post-raccolta in termini di sensibilità alle manipolazioni e prima lavorazione, la risposta alla conservazione in cella e la tenuta di consistenza della polpa; questi ultimi fattori sono determinanti per capire se si tratta di una varietà per filiera corta o lunga. A fronte di questi aspetti, si adotteranno le scelte più adeguate."


Momento di degustazione.

Per ulteriori info contattare:
Lorenzo Berra
CReSO-Centro Ricerche per la Frutticoltura
Via Falicetto, 24
12030 Manta (CN)
Tel.: +39 0175 1953030
Email: l.berra@cresoricerca.it
Web: www.cresoricerca.it