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Agretti: gli ortaggi italiani che spopolano nel Regno Unito

Marzo è un mese di mezzo che segna il passaggio tra inverno e primavera e che consegna sulle nostre tavole tante verdure a foglia, patate novelle e asparagina, insieme alle primizie e agli ultimi prodotti invernali. Tra qualche giorno, i banchi del mercato cambieranno aspetto, lasciandosi man mano alle spalle l'ampia famiglia dei cavoli (broccoli, verze) e tutte le verdure dei mesi più rigidi come rape e i carciofi delle varietà più tardive.

Man mano negli orti e nei mercati si vedranno le prime erbette a foglia: cicoriette da taglio, spinacini, borragine, raperonzoli, tarassaco, finocchietto, lattughino, rosolaccio, cicerbita e tante altre. Quando le giornate si scalderanno un po' non sarà difficile trovare nei campi asparagi selvatici, e anche alcune tipologie di funghi. Tra le primizie orticole troviamo sicuramente fave e piselli, cipollotti e agretti che fanno la loro comparsa sul finire del mese.

Agretti
Gli agretti sono una verdura particolare, quasi di nicchia, ma in molte zone d'Italia tipica di alcune ricette tradizionali, in cui entra come ingrediente principale. In Emilia-Romagna vengono chiamati lischi, in altre regioni senape dei frati, o barba di frate. Hanno un sapore pungente e possono essere consumati crudi o cotti; il sapore particolare ha reso famosa in tutto il mondo questa verdura. Infatti la barba di frate è coltivata anche in America e nel Nord Europa.


Il nome botanico è Salsola soda ed è una delle poche specie di salsola comunemente utilizzate in cucina. Si tratta di una pianta annuale, succulenta, che in Italia si sviluppa anche allo stato selvatico: le piante lasciate indisturbate formano ampi cespugli, tondeggianti, alti fino a 70 cm, con steli carnosi, molto ramificati, verdi o rossastri, che portano piccole foglie lineari; nella parte bassa tendono a divenire legnose o semi legnose. Si trovano da novembre-dicembre fino a fine primavera.

Al momento, dal Regno Unito arriva una grande richiesta di semi da coltivare su suolo inglese. Paolo Arrigo, direttore della Franchi Seeds of Italy, ha dichiarato all'Independent: "Non riusciamo a tenere il passo. Abbiamo fatto scorte di semi di agretti per 15 anni, ma all'improvviso le vendite sono decollate e registriamo il tutto esaurito. La gente è stufa di mangiare sempre le solite cose e cerca prodotti diversi e dal gusto autentico. Probabilmente, ma non solo, l'aumento delle vendite di semi di agretti si deve anche a programmi televisivi come MasterChef, che invoglia le persone a sperimentare in cucina".



Gli agretti presentano un gusto simile agli spinaci. Nel libro "Sotto il sole della Toscana" della scrittrice Frances Mayes, da cui è stato tratto anche il film omonimo hollywoodiano, questa verdura è descritta come "piena di energia primaverile". Gli chef più quotati sembrano essere concordi con la descrizione.

Nel frattempo, la corsa agli agretti mostra piccoli segni di cedimento: si prendono ordinativi di sementi in vista del 2016.