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Stagione negativa anche per altri fattori

Calabria: a causa del maltempo la stagione 2014/15 delle clementine chiude con un mese di anticipo

Che la stagione agrumicola italiana 2014/15 si presentasse già in partenza con tante ombre e pochissime luci, lo avevano anticipato (cfr. FreshPlaza del 08/09/2014). La gelata registrata a fine 2014 e il clima ballerino che ne è seguito, connotato soprattutto da grandi sbalzi termici, hanno segnato una battuta d'arresto per le clementine calabresi.

I dati Ismea relativi alla terza settimana del 2015 (12-18 gennaio) riportano un'ulteriore flessione per i listini delle clementine negli areali della Calabria, a seguito di uno standard qualitativo non adeguato, dovuto proprio alla gelata di fine anno. A essere particolarmente colpite le ultime quote di varietà comuni, per le quali si è registrato uno scadimento tale da rendere il prodotto non più idoneo alla commercializzazione.

"A fine 2014, in diversi comprensori della Piana di Sibari - racconta a FreshPlaza un produttore calabrese - le temperature sono scese a -3/-4 °C, compromettendo gli agrumi. Meno male che le piante hanno resistito. La nostra azienda ha subìto un danno lieve per le clementine comune, ma ingente per la cultivar Hernandina. Ci sono casi di agrumeti i cui frutti sono stati totalmente compromessi".

Un altro operatore della provincia di Cosenza conferma i notevoli danni al prodotto e, fortunatamente in misura più lieve, agli alberi (problemi che saranno eliminati con la normale potatura primaverile). "In ogni caso, abbiamo ancora del prodotto commercializzabile".

C'è chi poi, con la stagione quasi al termine, parla di bilancio (fallimentare!) e di previsioni negative anche per il futuro. "Tante clementine sono rimaste sugli alberi e quelle commercializzate hanno ottenuto risultati economici rovinosi".

Francesco Perri, agronomo e uno dei maggiori esperti italiani di agrumicoltura, dichiara che la stagione delle clementine nella Piana di Sibari è ormai agli sgoccioli, con un anticipo di circa un mese; campagna che sarebbe dovuta proseguire almeno fino al 20 febbraio. Non si registrano per fortuna danni importanti agli alberi.

Un'annata segnata dal caldo tra ottobre e novembre 2014, che ha fatto sì che il gruppo delle clementine precoci ritardasse la maturazione di oltre 10 giorni; poi la situazione delle clementine comuni che, a causa degli scarsi consumi, si sono vendute poco e a prezzi bassi. "Quando infine si sperava di aver concluso questo deludente periodo, ecco arrivare le gelate - commenta l'esperto - Possiamo parlare di uno dei bilanci più negativi degli ultimi 10 anni".

Come sottolinea Perri, l'entità del danno verificatosi (da lieve a devastante) è stato diverso a seconda delle varie zone della Piana di Sibari, più o meno gelive. E quindi ad essere interrotti circa un mese prima del previsto sono stati i programmi commerciali. Nell'ultima settimana si è registrata immissione di prodotto qualitativamente scarso nei canali commerciali, che che ha ulteriormente rallentato le vendite.

A registrare i suddetti danni a causa della gelata di fine 2014 (con temperature che sono arrivate anche a -5 °C) e di quelle reiterate è stato il frutto pendente. Il prodotto colpito dal gelo risultava, in termini di succo, man mano asciutto e svuotato.

Per quanto riguarda le arance, i danni subiti risultano nettamente inferiori, in particolare per quelle ubicate nelle zone storicamente meno soggette a danni da gelo.