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Nella seconda giornata di lavori

Gli interventi di Ilenio Bastoni e del Prof. Guglielmo Costa al X Convegno nazionale di Actinidicoltura

Sono proseguiti nella giornata di ieri, 4 dicembre 2014, all'insegna di una grande partecipazione il "X Convegno Nazionale di Actinidicoltura" e il "Convegno Nazionale sulla Batteriosi dell'Actinidia da PSA".



La due giorni, partita mercoledì 3 dicembre (vedi precedente articolo su FreshPlaza), è proseguita ieri sempre presso il Club "Le Grugnole" di Borgo Bainsizza a Latina.

La manifestazione, organizzata dalla SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura italiana) con la collaborazione scientifica di CRA-FRU-ROMA, CRA-PAV-ROMA, Università di Viterbo e Kiwi Informa, ha visto confrontarsi tra loro esperti, ricercatori, agronomi e agricoltori.

Ad aprire i lavori della giornata di giovedì Ilenio Bastoni (nella foto), direttore generale del Gruppo Apofruit che ha offerto una dettagliata panoramica di quello che è lo stato della commercializzazione del kiwi.



"La produzione nazionale – ha spiegato attraverso una serie di slides – è destinata per un esiguo 3% all'industria, per un sostanzioso 64% all'export e per un 32% al consumo interno (di questo, l'80% è destinato al canale retail e il 20% all'Ho.re.ca)".


"Per quanto riguarda il consumo di frutta fresca, in Italia il kiwi rappresenta il 3,2%. Per quanto concerne invece il livello di penetrazione possiamo dire che le percentuali sono abbastanza buone (nel 2007 si è raggiunto l'89% di penetrazione) anche se nel 2013 si è registrato un lieve calo rispetto all'anno precedente passando dall'83% al 78%".



"Guardando all'andamento delle esportazioni italiane – ha proseguito il direttore generale del Gruppo Apofruit – nell'anno 2013/14 l'export ha superato le 300.000 tonnellate con un prezzo medio di 1,22 euro al chilogrammo. In generale, la percentuale di produzione esportata è passata dal 70 all'80%".



"Le principali destinazioni sono Germania (18%), Spagna (15%), Stati Uniti d'America e Francia (6%), Paesi Bassi (5%) e Cina (4%). In generale i paesi su cui è sconsigliato proiettarsi appaiono il Giappone e il Messico, anche se su questo aspetto si sta ancora lavorando molto, vista la necessità di protocolli fitosanitari".





Ilenio Bastoni ha poi analizzato la situazione dell'export in Grecia, Cile e Nuova Zelanda per passare infine ad illustrare alcuni dati sul kiwi biologico.



"In base ai dati Apofruit – ha spiegato – nel periodo che va da novembre 2013 a luglio 2014 il prodotto bio ha interessato per l'83% il mercato estero e per il 17% quello interno. Nel 2014, al 31 ottobre, si è registrato un trend di vendite di 2.672 tonnellate per quanto riguarda il mercato estero e di 1.040 tonnellate per quanto concerne invece quello interno. Le principali destinazioni estere sono Francia (29%), Belgio (26%), Germania (15%)".

In conclusione possiamo dire che il kiwi è un prodotto globale, la cui geografia produttiva è stata recentemente ridisegnata dalla batteriosi. Mentre nell'emisfero Sud (Nuova Zelanda e Cile) le superfici sono stabili, in quello Nord (Italia e Grecia) si registra un aumento delle superfici coltivate che, comunque, grazie alla crescita dei mercati emergenti, lascia intravedere un futuro andamento commerciale positivo. Per rilanciare i consumi occorre incrementare il livello qualitativo.



A seguire è stata la volta del Prof. Guglielmo Costa (nella foto) del Dipartimento di Scienze Agrarie Alma Master Studiorum, Università di Bologna il quale ha presentato una relazione dal titolo "Impiego di tecniche non distruttive per la determinazione della qualità dei frutti di actinidia e per migliorare la gestione pre e post raccolta".

"Per quanto riguarda la varietà Hayward, in Italia esistono tre problemi con cui dover fare i conti – ha spiegato Costa – La qualità è insoddisfacente, non esistono parametri visivi esterni per determinare il momento ideale per la raccolta, sono presenti le malattie di frigoconservazione (intenerimento della polpa, marciumi, disordini fisiologici)".

"Dobbiamo chiederci se tutti questi problemi possano essere risolti mediante la frutticoltura di precisione. Per frutticoltura di precisione s'intende un approccio basato sulla tecnologia di comunicazione e di informazione attraverso sensori, GPS, modeling. La frutticoltura di precisione consente la gestione del frutteto a livello di pianta e post raccolta. Permette inoltre di fornire informazioni in tempo reale che aiutano nel processo decisionale".

Costa ha poi illustrato le più recenti tecnologie presenti sul mercato per migliorare la fase pre e post raccolta del kiwi senza distruggere il frutto.

Nel corso della giornata si sono susseguiti altri interventi:

  • "Gli effetti fisiologici sull'actinidia delle reti antigrandine fotoselettive" D. Neri, M. Bravetti, S. Polverigiani, UniPm, Ancona
  • "Utilizzo dei bombi per l'impollinazione di piante di Actinidia cv Hor16A in coltura protetta" M. R. Mazzeo(1), C. Kay(1), A. Gentile(1), R. Spinelli(1), V. Mommarerts(2) (1) Zespri Fresh Produce, Cisterna (LT); (2) BIOBEST N.V., Westerlo, Belgio
  • Sintesi da parte del chairman dei poster:
  1. "Monitoraggio della maturazione in pianta della cultivar Dori, e definizione del momento attuale di raccolta con l'utilizzo del kiwi-meter" di G. Fiori, G. Costa, Uni Bo, Bologna
  2. "Determinazione dello stadio fiorale ottimale in relazione alla tipologia di impollinazione dell'actindia" di G. Tacconi, CRA-GPG, Fiorenzuola d'Arda (PC); O. Cacioppo, Kiwi Informa, Latina; G. Vittone, CRESO, Cuneo
  3. "Impiego post raccolta di metaboliti naturali ad azione antifungina per il controllo della muffa grigia nell’actinidia e valutazione dell’impatto del trattamento sulla qualità dei frutti" L. Ugolini(1), L. Malaguti(1), K. Carbone(2), T. Rosato(1), R. Tomasone(1), L. Lazzeri(1), M. Mari(3). (1) CRA-CIN, Bologna; (2) CRA-FRU, Roma; (3) UniBo, Bologna
  • "Acqua e nutrizione per ottimizzare la produzione, la qualità e la salute delle piante" C. Xiloyannis, UniBas, Matera
  • "Gestione dell’irrigazione e del controllo PSA mediante un sistema di monitoraggio pedoclimatico via Internet" O. Cacioppo(1), M. Marcon(2), G. Tacconi(3). (1) Kiwi Informa, Latina;(2) Tecnoquadro, Latina; (3) CRA-CPG, Fiorenzuola d’Arda (PC)
  • "Panoramica della coltivazione dell'actinidia in strutture protette" R. Onorato, R. Spinelli. Zespri Fresh Produce Italia, Cisterna (LT)
  • "Tecniche di allevamento a cordone dell'actinidia, cultivar G3” R. Spinelli. Zespri Fresh Produce Italia, Cisterna (LT)
  • "Moria dell'actinidia nel veronese: anomalie climatiche, struttura del terreno e ruolo dei patogeni" G. Tacconi(4), J. F. Mejia (3), L. Tosi(2), A. Giacopini(2), U. Mazzucchi(4), F. Favaron(5), L. Stella(5), F. Bertaiola(6), S. Paltrinieri(3), S. P. Fuentealba(3), A. Bertaccini(3) (1) CRA-GPG, Fiorenzuola d'Arda (PC); (2) AGREA, S. Giovanni Lupatoto (VR); (3) Uni Bo, Bologna; (4) VPS, Castel San Pietro Terme (BO); (5) Uni Pd, Padova; (6) Consorzio TK del Garda, S. Giovanni Lupatoto (VR)
  • "Considerazioni su vari aspetti colturali di un actinidieto Hayward di 26 anni, in provincia di Latina, condotto a basso impatto ambientale" O. Cacioppo. Kiwi Informa, Latina
Nel pomeriggio è stata visitata la OP Zeoli Fruit di Cisterna.

Per maggiori informazioni:
Ottavio Cacioppo
Tel.: (+39) 3483313812
Email: ottaviocacioppo@gmail.com
Prof. Carlo Fideghelli
Tel.: (+39) 06 348110
Email: carlo.fideghelli@entecra.it