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Sviluppate dalla Mendel University di Brno (Rep. Ceca)

In fase di test anche in Italia alcune cultivar di albicocche resistenti alla Sharka (PPV)

di Rossella Gigli - Chief editor/Manager FreshPlaza.IT

Il virus PPV (Plum Pox Virus, virus della vaiolatura ad anello), comunemente noto come Sharka, colpisce albicocco, pesco e susino, causando diversi sintomi e, nei casi peggiori, la cascola (= caduta prematura) dei frutti. A seconda della varietà della specie da frutto e della sua suscettibilità al virus, la malattia può provocare ingenti perdite; nei casi peggiori si può raggiungere l'80-100% di perdita del raccolto.

I costi globali derivanti dal controllo del virus PPV sono calcolati in circa 10 miliardi di euro negli ultimi 30 anni. La problematica è uno dei fattori maggiormente limitanti per l'impianto di nuovi frutteti di drupacee. In Europa occidentale colpisce non soltanto le pesche ma anche le albicocche, mentre nella Rep. Ceca il problema si riscontra soprattutto nelle pesche.

Proprio dalla Facoltà di Orticoltura della Mendel University di Brno, in Rep. Ceca, sono state selezionate nuove promettenti varietà di drupacee, nella fattispecie albicocche, che presentano tratti genetici di resistenza alla Sharka e sono connotate altresì da pregi di tipo commerciale. Le cultivar, attualmente in fase di registrazione, sono state ottenute introducendo nel programma di breeding diverse varietà cinesi.

I vivai francesi Pépinières Escande si occuperanno del lancio commerciale delle nuove albicocche sul mercato europeo, in collaborazione anche con alcuni partner italiani, che stanno al momento testando le cultivar sul nostro territorio.

In occasione di Interpoma 2014, FreshPlaza ha incontrato il Prof. Boris Krska del Dipartimento di Frutticoltura della Mendel University, il quale ha riferito circa gli sviluppi della produzione di drupacee nel suo paese: "Oggi la percentuale di frutta che viene commercializzata attraverso la grande distribuzione è sempre maggiore. Pertanto i coltivatori stanno abbandonando le varietà tradizionali per riconvertirsi a cultivar più rispondenti ai requisiti commerciali richiesti dal mercato".


Il Prof. Boris Krska insieme a Rossella Gigli. Il professore mostra una locandina nella quale sono presentate le cultivar di albicocco resistenti a Sharka: sono denominate Adriana; Betinka, Candela e Sophia.

D'altra parte, però, la drastica riduzione nell'uso degli agrofarmaci (per adeguarsi agli standard vigenti), nonché i cambiamenti climatici che sono in atto anche in Europa dell'Est stanno comportando un aumento nell'incidenza delle fitopatie, per via della proliferazione o dell'anticipo del ciclo vitale degli agenti patogeni e degli insetti vettori.

Il Prof. Krska sottolinea: "Il problema del virus PPV sta aumentando e sta diffondendosi un ceppo più aggressivo. Se un tempo si avvertiva questo problema solo sulle susine, adesso la Sharka attacca le pesche. Per questo l'attività di breeding e lo sviluppo di varietà resistenti risulta di vitale importanza".

La frutticoltura ceca interessa circa 18.000 ettari, di cui 9.000 destinati alle mele e circa 4.000 alle drupacee. Per quanto riguarda le mele, le varietà maggiormente coltivate sono Golden delicious, gruppo Gala, Idared (retaggio del passato) e la locale Champion. Tra le rosse, la Red delicious sta perdendo terreno mentre la Braeburn risulta in crescita. Si registra una vivace attività di breeding anche sulle mele. Tra le drupacee, oltre a susine, albicocche e pesche, si annovera una produzione di amarene per l'industria e di ciliegie.

Per quanto riguarda infine i test preliminari sulle albicocche resistenti effettuati in Italia (per ora in Emilia-Romagna) si registra per il momento un limite derivante da un numero non sufficiente di ore di freddo quali le cultivar originarie della Rep. Ceca richiederebbero.