Brasile e Argentina: prospettive per la prossima stagione delle mele
Rispetto alla stagione precedente, la superficie coltivata non è aumentata. I produttori argentini sono cauti e c'è molta incertezza. "I costi elevati sono motivo di preoccupazione; il tasso di cambio non favorisce le esportazioni - spiegaFerragut - mentre i salari in Argentina sono più alti che in altre nazioni, registrando un incremento di circa il 30% in un anno, quello che realmente riduce la competitività del settore è il carico fiscale."
Le prospettive dell'Argentina sono riposte nel potenziale della Russia come importatore e non molto tempo fa il governo ha inviato una missione commerciale nel tentativo di stringere rapporti più stretti con i buyer russi.
Secondo Ferragut, l'embargo russo è un'arma a doppio taglio. Mentre gli argentini sanno che la Russia acquisterà maggiori quantità di frutta, temono che i produttori europei tenteranno di accedere al mercato brasiliano, il quale è vitale per il settore delle pomacee argentine.
Come in Argentina, in Brasile, l'areale destinato a mele non è aumentato ultimamente; tuttavia, i produttori hanno fiducia nella possibilità di raggiungere delle buone vendite sul mercato russo.
"Prevediamo una crescita sul mercato russo; abbiamo partecipato alla fiera World Fruit Moscow e molti supermercati russi erano interessati alle mele provenienti dal Brasile" spiega Rafael Negrini di Fischer S/A.
Il Gruppo Fischer, con una produzione annuale di 150.000 tonnellate, è il più grande produttore ed esportatore del Brasile e, già in un'intervista precedente rilasciata a FreshPlaza, il gruppo aveva annunciato dei programmi di espansione in Russia e India.
"Il mercato russo è interessato sia alle mele Fuji che alle Gala e per queste varietà, possiamo fornire una qualità migliore rispetto ad Argentina e Cile e a prezzi competitivi" conclude Negrini.
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