Gli agrumi coprono circa il 75% della superficie coltivata, sono allevati quasi tutti su portainnesti (cytrange e flyng dragon) esenti dal virus CTV-Tristeza, e si possono dividere in tre gruppi:
- Arancia rossa: di particolare interesse vista la zona vocata, occupa circa 12 ettari. Le varietà coltivate sono: Tarocco Tapi, Tarocco Scirè VCR, Tarocco Scirè nucellare D2062. L'azienda è iscritta al Consorzio di tutela "Arancia Rossa di Sicilia I.G.P";
- Mandarini e mandarino-simili: presenza importante, per circa 10 ettari, varietà Nova, Tacle, Mandarino tardivo di Ciaculli. Molto interessante un nuovo impianto di Tacle su portainnesto nanizzante Flyng Dragon piantato a sesto stretto (4X3) che dovrebbe garantire ottima qualità e quantità di produzione, e contemporaneamente attutire i difetti principali della varietà che sono la spinescenza molto accentuata e la vigoria eccessiva;
- Arancia Navel: di recentissimo impianto un appezzamento di Lane Late di circa 2 ettari, navel tardivo che dovrebbe allungare il calendario produttivo dell'azienda.
Nella foto: Tacle su portainnesto nanizzante Flyng Dragon a tre anni dall'impianto.
Come riferisce il responsabile aziendale Filippo Bottini a FreshPlaza: "Le temperature elevate fino a fine novembre hanno ritardato il ciclo di maturazione degli agrumi, ma la qualità e la pezzatura sono ottime. Le gelate tardive dell'inverno scorso e la prolungata siccità hanno determinato un calo della produzione stimabile, a seconda delle varietà, tra il 20 e il 50%".
"La relativa scarsità di offerta determina un mercato abbastanza vivace, con prezzi alla produzione in leggero aumento rispetto allo scorso anno - continua Bottini - Per le trattative in campagna, questi si aggirano intorno a 0,30-0,40 euro per le varietà pregiate di Tarocco e agrumi di buona pezzatura, 0,25-0,30 europer il Moro e 0,20-0,25 euro per il Tarocco comune. Credo però che il modesto aumento dei prezzi non riuscirà a compensare la diminuzione di produzione".
Nella foto: Tarocco Tapi a 4 anni dall'innesto.
Il principale concorrente estero degli agrumi siciliani è sempre la Spagna, che offre grandi quantità di Navel e clementine. L'arancia rossa, per via della sua peculiarità, dovrebbe subire meno la concorrenza, ma è ancora poco presente sui mercati esteri per vari motivi: filiera lunga con conseguenti costi, rete di trasporti costosa e poco efficiente. "Credo sia ancora presto per giudicare l'impatto degli accordi euro-mediterranei con il Marocco, anche se penso che in un settore già in tensione per eccesso di capacità produttiva e contrazione dei consumi non ci sarà da stare allegri" dichiara Bottini.
"L'intera produzione dell'azienda verrà commercializzata quest'anno dalla OP di cui siamo soci - conclude il responsabile - La nostra capacità produttiva è attualmente di circa 5.000 quintali, ma in questa stagione non supereremo i 3.000-3.500. A regime, con tutti i nuovi impianti in produzione, dovremmo sfiorare i 10.000 quintali".
Nella foto: frutto di Tarocco Scirè nucellare D2062.
In collaborazione con il Centro di ricerca per l'agrumicoltura di Acireale è stato allestito, inoltre, un campo sperimentale in cui testare circa trenta nuove varietà di agrumi. Nell'ultimo anno l'azienda ha cercato di diversificare la produzione, mettendo a dimora tre nuovi impianti di frutta: due di pesche tabacchiere precoci, varietà Platifirst e Platinette, e uno di melograni Mollar de Elke, per un totale di circa tre ettari.
Contatti:
Filippo Bottini
Azienda Agricola Dagala Archimandrita
Sede legale:
via Androne 58
95124 Catania
Email: [email protected]