Tra i principali problemi per la commercializzazione e per la qualità organolettica del prodotto si rileva il rammollimento della polpa; la qualità commerciale delle susine può essere mantenuta fino a 2 mesi di conservazione in cella refrigerata a 0°C; tuttavia, esse sono molto sensibili alle basse temperature, che sono responsabili dei danni da freddo che si manifestano sul frutto. Nella susina, l'imbrunimento della polpa è il principale sintomo del danno da freddo e la gravità del danno dipende dalla varietà e dalla temperatura.
Durante la conservazione, il rammollimento della polpa è dovuta alla produzione di etilene nel frutto ed alla presenza di etilene nell'ambiente di conservazione. Molti studi sulla conservazione delle susine hanno dimostrato che trattamenti con 1-MCP (metil-ciclopropene) permettono di ridurre il tasso di respirazione e la produzione di etilene migliorando così la conservazione della consistenza della polpa.
Ciononostante, l'efficacia dell'1-MCP dipende da diversi fattori, quali cultivar, condizioni di crescita, stadio di maturazione e durata della conservazione. Il decadimento qualitativo, il tasso di respirazione, la produzione di etilene e l'attività enzimatica del frutto possono essere rallentati utilizzando anche la MAP (confezionamento in atmosfera modificata), la cui efficacia dipende dalle caratteristiche fisiche del film di confezionamento e dalla respirazione del vegetale confezionato.
La ricerca condotta sulla susina giapponese da un gruppo di ricercatori Turchi aveva l’obiettivo di valutare l'efficacia del trattamento 1-MCP da solo oppure combinato con la MAP nel preservare la qualità post-raccolta di due varietà di susina, 'Autumn Giant' e 'Black Beauty' durante la conservazione a 0 °C per 2 mesi e durante la shelf-life a 20°C per 7 giorni.
Per la sperimentazione una dose di 500 ppb di 1-MCP è stata applicata sui frutti prima della conservazione in cella a 0°C, mentre per il confezionamento si è utilizzato un film in polietilene spesso 30 µm e con una permeabilità all'O2 ed alla CO2 rispettivamente di 1614,32 e 546, 24 mL (m2 giorno atm).
I trattamenti saggiati nella sperimentazione consistevano in:
- Frutti raccolti e conservati in cella a 0°C (Controllo);
- Frutti confezionati e conservati in cella a 0°C (MAP);
- Frutti trattati con 1-MCP e conservati in cella a 0°C (1-MCP);
- Frutti trattati con 1-MCP, confezionati e conservati in cella a 0°C (1-MCP + MAP).
Dai risultati è emerso che:
- il trattamento 1-MCP ed il trattamento combinato 1-MCP+MAP sono stati i più efficaci nel ritardare il raggiungimento del picco di produzione di etilene e del tasso di respirazione, e nel ridurre l’incidenza dell’imbrunimento e rammollimento della polpa;
- il trattamento MAP ed il trattamento combinato 1-MCP+MAP sono stati i più efficaci nel ridurre la perdita di peso del frutto;
- il trattamento 1-MCP ed il trattamento combinato 1-MCP+MAP hanno permesso di conservare le susine per 2 mesi a 0°C senza compromettere la qualità generale del frutto e controllando il rammollimento della polpa;
- il trattamento combinato 1-MCP+MAP è risultato il più efficace nel mantenere la miglior qualità del frutto durante la shelf-life di 7 giorni a 20°C, dopo la conservazione a 0°C.
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Lavoro di ricerca originale. Erkan M., Eski H., "Combined treatment of modified atmosphere packaging and 1-methylcyclopropene improves postharvest quality of Japanese plums", The Turkish Journal of Agriculture and Forestry, 2012, Issue N0. 36, pagg. 563-575. Maggiori info: http://journals.tubitak.gov.tr/agriculture/issues/tar-12-36-5/tar-36-5-5-1111-34.pdf