Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Francia: volumi di kiwi invariati, ma una fornitura europea ridotta fa aumentare i prezzi

Prim'land, il principale produttore di kiwi della Francia, è giunto oggi (20 novembre 2012) al termine della raccolta della stagione e nonostante i volumi ridotti per la nazione in generale, Jean-Baptiste Pinel, direttore di Prim'land, ha fatto presente che, per questa stagione, la sua azienda disporrà di un'adeguata capacità di fornitura. "Fino ad ora, il volume raccolto risulta essere lo stesso della stagione scorsa," ha detto. "Sarà una buona annata per quanto ci riguarda."

"Avremo circa 15.000 tonnellate di kiwi, quest'anno," ha riferito. "Risultano leggermente inferiori, ma è più o meno quanto abbiamo avuto l'anno scorso." Pinel ha aggiunto che, quest'anno, la società ha inserito nel programma più produttori, cosa che dovrebbe garantire un aumento dei volumi in futuro.

In Francia, i volumi delle scorte residue di kiwi provenienti dall'emisfero sud risultano ormai minimi, facendo registrare un calo dell'offerta rispetto agli anni precedenti. Con questo tipo di quantità, i prezzi risulteranno sicuramente più alti di quelli degli anni precedenti.

Il livello totale delle forniture sul mercato francese è risultato inferiore rispetto all'anno scorso, cosa che Pinel attribuisce alla quantità ridotta di kiwi proveniente dall'Italia. Anche se il clima francese dona ai frutti delle caratteristiche differenti rispetto alle varietà italiane, i volumi ridotti interesseranno sicuramente i prezzi delle forniture nazionali.



"Quest'anno, le forniture provenienti dall'Italia ammonteranno a circa 380.000 tonnellate, cifra che risulta piuttosto bassa se la si compara con le 450.000 tonnellate raccolte l'anno scorso," ha riferito Pinel. Questo volume inferiore, naturalmente, risulterà in prezzi più alti rispetto alle stagioni passate.

I prezzi, tuttavia, non hanno scoraggiato la richiesta all'estero. Sebbene Pinel ammetta che i kiwi francesi non vengono esportati in nazioni fortemente competitive, un terzo delle vendite proviene da clienti esteri - situazione che egli attribuisce alle qualità dei frutti francesi, dovute a favorevoli fattori climatici.

"Il clima è mite e umido e questo dona ai frutti un buon grado Brix (tenore zuccherino) e un gusto ottimo," ha riferito. "Perciò, molte nazioni vogliono i kiwi della Nuova Zelanda quando è stagione e poi passano ai kiwi francesi subito dopo perché si tratta dello stesso tipo di prodotto."

Con prezzi buoni e volumi adeguati in vista, Pinel ha riferito che si preannuncia una buona stagione. La disponibilità di kiwi Prim'land si protrarrà fino a metà maggio 2013.

Per maggiori informazioni:
Jean-Baptiste Pinel
Primland
Tel: +33 5 58900995
Email: primland@aol.com
Data di pubblicazione: