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Quali tecniche sono utilizzate per preservare qualita' e sicurezza degli ortofrutticoli di IV gamma?

Nel 2012, un gruppo di ricercatori iraniani ha pubblicato sul Research Journal of Environmental Sciences una review sulle tecniche utilizzate per preservare la qualità e la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma, evidenziando l'efficacia e le differenze fra le tecniche già in uso da anni e le nuove tecnologie, quali l'impiego di disinfettanti chimici, sostanze vegetali naturali, sostanze antiossidanti, assorbitori di etilene, edible coatings, radiazioni, ecc.

La qualità dei prodotti di IV gamma può essere influenzata da fattori intrinseci al vegetale, quali la morfologia, la fisiologia, i meccanismi biochimici di difesa, genotipo, stadio di maturazione al momento della lavorazione, ecc., e da fattori estrinseci, quali la temperatura di conservazione, l'umidità, qualità della fase di taglio, trattamenti chimici, ecc.

Questi fattori influenzano una serie di cambiamenti, a cui va incontro il vegetale dopo la lavorazione, ad esempio perdita di colore, riduzione del contenuto in acido ascorbico, formazione di cattivi odori, rammollimento e perdita di consistenza dei tessuti e sviluppo della carica microbica. Riconoscere e saper controllare i fattori responsabili del decadimento qualitativo e l’impiego di metodi naturali per ridurre questo decadimento potrebbero permettere di ottenere un prodotto di IV gamma non solo di qualità ma con una più lunga shelf-life.

Per quanto riguarda i metodi naturali, gli autori hanno riportato studi sull’impiego di trattamenti termici, oli essenziali (in particolare hanno fatto esempi sull'azione antimicrobica del metil jasmonato) e MAP (Modified Atmosphere Packaging) per controllare l’imbrunimento dei tessuti e per rallentare la produzione di etilene, la formazione di cattivi odori e lo sviluppo microbico.

Per quanto riguarda l'impiego di sostanze chimiche, gli autori si sono soffermati sull’impiego di sostanze antiossidanti, quali acido ascorbico, acido citrico, cloruro di calcio, per prevenire l’imbrunimento dei tessuti. Inoltre, hanno anche riportato studi sull'impiego di 1-metilciclopropene (1-MCP) su pera e melone, di dipping in soluzioni di calcio su melone cantalupo ed in soluzioni di isocianurato di sodio su fragola mirati a preservare la consistenza e la freschezza del prodotto.

Esiste una correlazione diretta fra shelf-life e sicurezza del prodotto: infatti ad una bassa carica microbica corrisponde una maggiore shelf-life. Gli autori hanno riportato esempi sull’impiego di disinfettanti, in particolare sull’uso di etanolo, acido perossiacetico, ipoclorito di sodio, clorito di sodio acidificato.

La review termina con una lunga discussione, in cui gli autori evidenziano i risultati scientifici più importanti nel settore della IV gamma ottenuti negli ultimi vent'anni e fanno considerazioni relative alla qualità dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma che deve essere intesa come un insieme di caratteristiche, quali freschezza, consistenza, sapore, sufficiente shelf-life, che il prodotto deve avere per tutta la durata della fase distributiva.

Lavoro di ricerca originale. Hajizadeh H.S., Kazemi M., "Investigation of approaches to preserve postharvest quality and safety in fresh-cut fruits and vegetables", 2012, Research Journal of Environmental Sciences, Issue No. 6(3), pagg. 93-106. Per maggiori informazioni: http://scialert.net/fulltext/?doi=rjes.2012.93.106