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Sicilia: il virus Tristeza degli agrumi aggrava la crisi dell'agricoltura

La "Tristeza" è una delle più gravi malattie che colpisce gli agrumi. L'agente causale è un virus, Citrus Tristeza Virus (CTV), responsabile ad oggi della morte di centinaia di milioni di piante in tutto il mondo.

Il problema, che rappresenta un altro duro colpo inferto all'agrumicoltura siciliana, è stato affrontato nel corso di un interessante convegno promosso dal Rotary Club e svoltosi lo scorso 25 novembre 2011 nell'aula consiliare di via Galliano alla presenza dell'assessore regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, Elio D'Antrassi, e di numerosi operatori del settore.



Dopo l'intervento introduttivo del presidente del Rotary Enzo Brunno e i saluti del sindaco Alfio Mangiameli e del presidente della commissione agricoltura del distretto Sicilia-Malta del Rotary, Cirino Scatà, il tema del convegno è stato sviluppato dal direttore del Centro di ricerca per l'agrumicoltura e le colture mediterranee di Acireale, Francesco Intrigliolo, che si è soffermato sull'evoluzione dell'agrumicoltura nel territorio lentinese; dal ricercatore responsabile del settore virologia presso lo stesso centro acese, Angelo Caruso, che ha invece parlato dell'origine e della trasmissione del virus, del suo quadro sintomatologico e delle possibili soluzioni per combatterlo; e dal responsabile del coordinamento dell'attività vivaistica dell'assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari, Rosario D'Anna, che ha illustrato la normativa fitosanitaria relativa alla "Tristeza".

La diffusione del virus è stata sottolineata nel corso del convegno moderato da Nino Tribulato, tende purtroppo ad incrementare ulteriormente il grave stato di crisi che da anni attanaglia l'agrumicoltura isolana, dovendosi ricorrere a una radicale riconversione attraverso l'utilizzo di portainnesti tolleranti, con conseguenti elevati costi d'impianto, lunghi periodi improduttivi e nuove problematiche di conduzione dell'agrumeto.

Concludendo i lavori, l'assessore regionale Elio D'Antrassi ha auspicato la "costituzione di un tavolo trasversale e operativo tra produttori, tecnici e vivaisti per mettere a punto le soluzioni possibili e indirizzare la produzione verso calendari e qualità più remunerativi".
Data di pubblicazione: