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Prezzi pessimi per i fiori all'occhiello della produzione ortofrutticola marocchina

"Non vi è alcuna differenza tra i prezzi sui mercati esteri e i prezzi realizzati sul mercato locale," ha constatato con amarezza Fouad BenAbdeljalil, produttore ed esportatore dalla regione marocchina Souss. In entrambi i casi, si parla dei prezzi più bassi mai registrati finora. Il prodotto più colpito è il fiore all'occhiello del Marocco: il pomodoro. Oltre al pomodoro, mostrano la stessa tendenza al ribasso anche peperoni, fagiolini e zucchine.

Per questi prodotti la stagione delle esportazioni è iniziata nel mese di ottobre. Alla data dell'8 novembre 2009, le prime spedizioni avevano raggiunto un totale di 67.300 ton rispetto alle 72.400 ton della stagione 2008/2009. Il calo si deve ad un avvio in ritardo per l'attuale stagione, a causa della forte calura estiva. La quota di pomodori sul totale esportato è pari a 39.300 ton, quella di altri ortaggi è di 24.500 ton e per la frutta si parla di 3.500 ton.

L'offerta di pomodori marocchini a Saint Charles (Perpignan, Francia) si aggirava alla data del 10 novembre 2009 intorno alle 1.350 ton. Il prezzo medio al chilo era di 0,45 euro/kg. La quotazione è in linea con quella dei pomodori spagnoli, ma i costi di trasporto per gli esportatori marocchini sono ben superiori rispetto a quelli degli esportatori spagnoli.

Normalmente il Marocco rappresenta il principale fornitore di pomodoro sul mercato europeo nel mese di ottobre. Quest'anno il clima ha aiutato un certo numero di altri paesi della UE, tra cui Francia, Olanda, Belgio, Polonia e Spagna. Perciò il mercato è saturo e l'effetto si ripercuote sui prezzi. "Il Marocco dovrà essere presente in maniera costante sul mercato, per mantenere la sua quota", ha commentato un commerciante marocchino.