Sant'Orsola: i piccoli frutti non cedono alla crisi
Grazie a un inverno freddo e una primavera rigida ma soleggiata i frutti coltivati dai 1.200 soci della realtà di Pergine Valsugana (TN) si sono sviluppati in maniera ottimale e il raccolto è stato qualitativamente e quantitativamente elevato: sono state oltre 5.000 le tonnellate conferite nei centri di raccolta, con un aumento di circa il 18% rispetto al 2008*.
"Nonostante il 2009 sia stato definito l’anno della crisi per il settore ortofrutticolo – commenta Michele Scrinzi, Direttore Generale della Cooperativa Sant’Orsola – stiamo vivendo una stagione positiva. Gli elementi che ci hanno permesso di mantenere la nostra posizione sul mercato sono due: i piccoli frutti sono in linea con gli stili di consumo attuali e i consumatori non rinunciano ai beni di cui si fidano".
I dati della ricerca di mercato condotta nel 2009 confermano infatti che la brand awarness di Sant’Orsola è oggi pari al 30% e che i consumatori si fidano del brand e gli riconoscono alti valori di qualità e genuinità.
E il percorso di qualità intrapreso dalla Cooperativa di Pergine Valsugana prosegue con successo: nel 2009 le aziende socie certificate GlobalGAP, considerato il maggiore e più importante standard mondiale nella produzione primaria, sono salite da 320 a 850 e al termine del 2009 il 95% della produzione trentina di piccoli frutti, fragole e ciliegie tardive sarà conforme ai requisiti Global GAP.
Michele Scrinzi, Direttore Generale della Cooperativa Sant’Orsola