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USA: l'import ortofrutticolo batte quello delle materie prime agricole

Secondo i dati resi noti dal Dipartimento americano dell'agricoltura (USDA), nel periodo compreso tra il 1998 e il 2007, le importazioni di frutta, verdura e altri generi agroalimentari negli stati Uniti hanno mostrato una crescita superiore a quella delle materie prime agricole.

Nel periodo esaminato, infatti, l'import di materie prime come grano, mais, cotone e zucchero ha mostrato un incremento del 14%, mentre le importazioni di prodotti agroalimentari pronti al consumo, incluse frutta e verdura, sono aumentate di oltre il 100 per cento.

Frutta e frutta in guscio
Il rapporto dell'USDA evidenzia che l'import di frutta e frutta in guscio è più che raddoppiato dal 1998 al 2007, arrivando ad un controvalore di 14 miliardi di dollari nel 2007. La crescita si è verificata tanto per l'import di frutta fresca quanto per quello della frutta trasformata.

Il Messico da solo rappresenta un quarto del valore delle forniture di frutta e frutta in guscio sul mercato americano, ponendosi così in cima alla classifica dei paesi esportatori. Al secondo posto figura il Cile, mentre il Costa Rica è terzo e la Cina quarto. Presi tutti e quattro insieme, questi paesi rappresentano il 60% di tutte le importazioni statunitensi di frutta e frutta in guscio.

Limitando l'analisi alle sole importazioni di frutta fresca, il Messico rappresenta una quota del 30% del valore complessivo dell'import statunitense, seguito dalla Cina, con una quota del 26%.

Verdura
Il rapporto dell'USDA evidenzia altresì che l'import di ortaggi e verdure fresche e trasformate è aumentato da un controvalore di 3,4 miliardi di dollari nel 1998 a ben 6,9 miliardi di dollari nel 2007.

Le verdure fresche hanno rappresentato il 60% delle importazioni statunitensi di ortaggi nell'anno 2007, mentre i surgelati e le conserve hanno rappresentato un 15%. Il restante 25% è da ascriversi a prodotti vegetali trasformati.

Nel periodo preso in esame (1998 - 2007), la quota dell'import di verdura rappresentata dal Messico è aumentata dal 45 al 50 per cento, mentre il Canada ha aumentato la propria quota dal 20 al 25 per cento del totale. Se si esamina tuttavia soltanto la componente dell'import rappresentata dalla verdura fresca, qui il Messico gioca la parte del leone (70% del totale), mentre il Canada rappresenta una quota compresa tra il 15 e il 20%.