Un commento sulla stagione 2008 per l'uva da tavola greca
Una decina di giorni dopo è la volta delle regioni produttive settentrionali, che forniscono uve Vittoria, mentre a Corinto si passa alla Thompson. La Grecia settentrionale tende a commercializzare la Thompson verso la fine della stagione, tipicamente da metà settembre in poi.
Il grosso dell'offerta di uva Vittoria raggiunge il mercato nel mese di agosto, mentre il grosso della Thompson è commercializzato a settembre. Degno di menzione è il fatto che limitati volumi di uva Crimson siano sempre più venduti, parallelamente alla Thompson.
Il raccolto di questa stagione 2008 è stato nella media per quanto riguarda l'uva Thompson (120.000 ton prodotte nella regione di Corinto e 30.000 ton a Creta). Tuttavia, a causa di condizioni di siccità, la Thompson corinzia ha mostrato alcuni problemi di qualità e di calibro degli acini. Anche il colore ha virato più sul giallino che non sul preferito verde chiaro.
L'uva Vittoria viene commercializzata sui mercati dell'Europa centrale e orientale, come anche in Germania, mentre la Thompson è destinata a Gran Bretagna, Scandinavia, Benelux e Germania. La frutta viene spedita esclusivamente per mezzo di automezzi refrigerati.
Esiste una disparità di prezzo tra le aspettative dei produttori e quanto si ottiene sul mercato. Le condizioni produttive si sono fatte sempre più difficili a causa della scarsità idrica e di bizze climatiche sempre più eccessive. Nuove restrizioni nell'uso dei pesticidi e standard qualitativi sempre più elevati richiesti dal mercato (calibro degli acini, tenore zuccherino, etc.) hanno reso le cose sempre più difficili per i produttori. I nuovi ostacoli da superare non sono andati tuttavia di pari passo con una maggiore remunerazione del prodotto (al contrario!).
La stagione delle uve greche va da fine luglio a fine ottobre e può essere estesa fino a metà novembre mediante frutta stoccata. Le piogge di fine settembre 2008, tuttavia, hanno sostanzialmente imposto una fine anticipata alla stagione e il gap lasciato vuoto dalla produzione greca sarà coperto dalle uve di altra origine.
Rimane aperta la questione se sia saggio promuovere il prodotto d'oltreoceano, invece di sostenere la produzione greca: non si comprende infatti perché ci siano acquirenti tedeschi o britannici pronti a pagare di più per il prodotto (spesso non del tutto maturo o sottoposto a lunghi viaggi) proveniente da altri paesi.
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