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Anguria: consigli per l'acquisto

Appartiene alla famiglia delle zucche ed forse il più caratteristico frutto di stagione. Parliamo del cocomero, noto fin dall'antichità, addirittura già dal periodo preistorico.

Il caldo dei mesi estivi induce ad una maggiore perdita di acqua e sali minerali che devono essere reintegrati. L'anguria, in questo senso, è praticamente una bibita: contiene, infatti, il 95% d'acqua e per questo in alcune regioni d'Europa è conosciuto come melone d'acqua. Ha un buon contenuto di potassio (sostanza che si perde con il sudore) e il sapore dolce è dovuto a particolari sostanze aromatiche, più che agli zuccheri, il che lo rende un eccellente prodotto per le diete dimagranti, anche per il senso di sazietà che offre.

Insomma mangiare una fetta di anguria equivale a bere un bicchiere d'acqua. Occorre solo fare attenzione ai semi, in quanto contengono glucosidi che hanno una forte azione purgante. Non vanno quindi deglutiti interi e tanto meno masticati.

Un buon cocomero si riconosce dalla buccia, di color verde scuro o con venature grigie; alla percussione con le nocche delle dita deve dare un suono "sordo". Un metodo classico, che si usava tempo fa, era quello di assaggiarne un tassello, una prova concreta insomma. Oggi questo non è più possibile, ma si può ricorrere ad un altro espediente pragmatico: grattare la buccia con l'unghia. Se viene via facilmente il cocomero è maturo al punto giusto.

Fonte: primapress.it


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