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Appennino: creare sviluppo con il castagno

Valorizzare il territorio montano e creare sviluppo grazie alla coltivazione del castagno, alla commercializzazione dei suoi prodotti e alla creazione di proposte turistiche ad esso legate. Sono questi gli obiettivi di "Progetto castagno", il programma di cooperazione interterritoriale sviluppato da cinque GAL operanti nei territori dell’Appennino centrale, al quale il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano ha contribuito finanziando interventi per oltre 75 mila euro.

"La coltivazione del castagno ha rappresentato per secoli una delle forme più radicate e diffuse di sostentamento per il territorio appenninico" afferma Valeria Camurri, vicepresidente del GAL modenese e reggiano. "Oggi la castanicoltura non costituisce più un elemento centrale nell’economia montanara, ma il vasto patrimonio di tradizioni e conoscenze ad essa legato può e deve essere recuperato e valorizzato. Tutte le attività tradizionali legate alla cultura materiale sono oggetto di un interesse crescente e di una sensibilità sempre più diffusa: il castagno e la castanicoltura possono quindi diventare un eccellente veicolo di sviluppo per il territorio appenninico, sia dal punto di vista strettamente produttivo sia da quello del turismo eco-compatibile." L’obiettivo generale del progetto è fare della castanicoltura un elemento strategico per la vitalità economica dei territori appenninici.

Le azioni comuni sostenute dal progetto sono finalizzate a migliorare gli aspetti produttivi, elevare la qualità del prodotto e dei servizi organizzandone ed ampliandone l’offerta. Gli interventi hanno come obiettivo ultimo il rafforzamento del reddito delle imprese agricole e l’integrazione con le altre attività economiche e culturali del territorio.

A livello locale, il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano ha finanziato e promosso numerosi interventi nelle due province in cui opera. "Tra le molte iniziative realizzate – sottolinea il direttore del GAL Gualtiero Lutti – ricordo il sostegno alla realizzazione e alla promozione di un marchio di tutela per il Marrone di Zocca e per il Marrone del Frignano; gli interventi di miglioramento produttivo in 10 aziende agricole per oltre 25 mila euro; i 18 mila euro di investimento per migliorare la fruibilità del Parco del Castagno di Montecreto (Mo), recuperando un metato (piccola costruzione adibita all'essiccazione delle castagne) in disuso ed intervenendo sulla segnaletica e sul percorso didattico; il recupero a fini didattici e produttivi di un metato nel comune di Collagna (Re) per oltre 33 mila euro."

A queste azioni si affiancano iniziative realizzate a livello comune dai cinque GAL promotori: la costruzione e commercializzazione di pacchetti turistici legati alla castanicoltura; la realizzazione di un manuale di buone pratiche distribuito ai produttori e di una brochure didattica destinata a scuole e gruppi organizzati.

I risultati delle azioni condotte dai cinque GAL partecipanti al progetto di cooperazione interterritoriale saranno illustrati nel corso del convegno nazionale "Progetto Castagno – Iniziative per la castanicoltura nell’Appennino Centro-Settentrionale" che si terrà sabato 13 ottobre a partire dalle ore 15 al Cinema Senio di Casola Valsenio (Ra). "Il convegno rappresenta la summa di due anni di lavoro comune - sottolinea Lutti – nonché l’occasione per scambiarsi esperienze e suggerimenti. I rappresentanti delle agenzie di sviluppo locale esporranno i risultati delle singole azioni, confrontandosi tra loro e con esperti del settore agricolo, ambientale e turistico. L’Appennino modenese e reggiano – conclude il direttore del GAL – porterà la sua esperienza, che sarà certamente apprezzata visti gli ottimi risultati raggiunti."

Fonte: radionova.it