Da circa 10 giorni, è partita la consegna e la distribuzione delle piantine di fragole a cima radicata da parte dei vivai e, di conseguenza, anche la messa a dimora da parte dei produttori locali.
Tali operazioni colturali sono iniziate proprio nei comuni del Metapontino, in Basilicata, regione leader in Italia per superficie coltivata a fragole, con oltre 1.100 ettari investiti, seguita dalla Campania.
Negli areali meridionali, la messa a dimora delle piantine di fragole continuerà per quasi tutto il mese di ottobre. Poi si passerà ad altre tipologie, come la pianta fresca, le cui piantumazioni potrebbero cominciare non prima del 10-15 ottobre. Per queste, si prevede un aumento intorno al 10% degli ettari. Lieve crescita anche per la cima radicata rispetto a un anno fa.
Gli operatori fanno sapere che l'andamento climatico attuale risulta favorevole per la messa a dimora delle piantine e totalmente differente rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando le temperature autunnali molto alte contribuirono, tra le altre cose, a compromettere il buon sviluppo e attecchimento delle piantine. Allora ci furono aziende che continuarono a trapiantare anche a dicembre inoltrato. Il materiale vegetale ora in distribuzione, con piante provenienti prevalentemente dalla Spagna, si mostra ottimale, con un apparato radicale vigoroso e in buona salute.
Le aziende continuano a lamentare maggiori spese aziendali rispetto all'era pre-Covid, con il costo della manodopera che incide parecchio. Un ritorno alla normalità ancora lontano sul fronte dei costi di produzione, sebbene i tassi interbancari e l'inflazione siano ormai in graduale discesa. Gli imprenditori sperano in un andamento climatico normale e opposto a quello dell'ultima campagna, quando si generarono flessioni delle rese in tutti gli impianti del Meridione d'Italia (e non solo), con richieste però elevate fin dai primi stacchi.
In merito alle superfici investite nella prossima stagione della Basilicata, non vi sono ancora dati precisi, ma si stima un aumento degli ettari dedicati rispetto ai numeri del 2023.