Nel versante sud-occidentale della Sierra Nevada, a oltre 500 metri sul livello del mare, nell'aria c'è un forte profumo di fiori d'arancio. Nella regione della Valle de Lecrín, confinante con La Alpujarra, c'è un'interessante (e forse sconosciuta ad alcuni) zona di produzione che non è stata colpita dalla siccità e dal caldo. Questi due condizioni, in generale, hanno invece caratterizzato il corso della campagna andalusa.
"A differenza di altre zone, come la valle del Guadalquivir, dove il caldo ha impedito una buona allegagione dei frutti in primavera, noi abbiamo avuto un'allegagione perfetta per i nostri agrumi, perché ci troviamo in una zona tardiva, con temperature più basse", ha affermato Raúl Mingorance Aguilera, presidente della cooperativa Agrupa El Valle. "Per quanto riguarda l'acqua, non abbiamo avuto problemi di carenza e possiamo dire che il raccolto di quest'anno è stato ottimo, in termini di quantità e qualità".
"In questa zona della Valle de Lecrín, le arance hanno sviluppato la loro consueta forma rotonda e hanno raggiunto calibri più che adeguati. Infatti, abbiamo registrato un numero maggiore di pezzature medie e grandi rispetto agli altri anni", ha spiegato Aguilera. "L'approvvigionamento idrico della Sierra Nevada è rimasto costante e ciò ha permesso ai tre fiumi della regione di avere una portata abbondante".
I 320 produttori aderenti alla cooperativa Agrupa El Valle coltivano i loro agrumi in piccoli appezzamenti sui pendii delle montagne che formano la valle. "La nostra posizione in una zona più fredda conferisce ai nostri agrumi delle caratteristiche speciali. Il frutto cresce ad un'altitudine compresa tra i 500 e i 600 metri e la raccolta avviene circa un mese più tardi rispetto agli altri agrumi dell'Andalusia. E' questo che conferisce loro un sapore speciale, un po' più acido, ma con un contenuto zuccherino molto elevato", ha sottolineato Raúl, che ha previsto di partecipare come relatore alla terza conferenza tecnica sull'agricoltura sostenibile della Valle de Lecrín, che si terrà nella regione nell'ambito della Fiera dell'arancia.
"Poiché si tratta di una zona fredda, molte persone non sanno che qui si coltivano agrumi. Pertanto, il nostro prossimo passo sarà quello di promuovere la produzione agrumicola della zona, la cui qualità è garantita dal marchio Naranjas del Valle de Lecrín, registrato nel 2012, e che vogliamo ufficialmente tutelare", ha spiegato Raúl. "I nostri agrumi, soprattutto quelli biologici, sono molto apprezzati in Europa, in nazioni come Paesi Bassi e Belgio".
"La nostra produzione convenzionale è destinata sia al mercato del fresco che all'industria di trasformazione che quest'anno, al picco della campagna, ha pagato prezzi molto soddisfacenti, superiori di tre e addirittura quattro volte rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda le arance, siamo passati da un prezzo eccessivamente basso di 0,10 euro/kg a 0,40 euro/kg, e per la Navel, da 0,08-0,10 euro/kg a 0,37 euro/kg. Questo valore ora è sceso ed è rimasto a 0,27 euro/kg".
La cooperativa con sede a Granada è specializzata nelle arance. Se ne producono circa 5.000 tonnellate per la spremitura e 1.000 tonnellate per il consumo fresco. "Produciamo anche circa 500 tonnellate di limoni delle varietà Fino e Verna, e in questo momento stiamo valutando l'introduzione di altri agrumi, come il pompelmo Ruby Star, i lime e soprattutto alcune varietà di arancia rossa, che sono sempre più richieste", ha dichiarato Raúl. "La cooperativa affronterà questo problema nelle prossime settimane, mentre continueremo a lavorare sulla campagna in corso, che non è ancora finita".
"Iniziare la stagione più tardi ci dà il vantaggio di poter fornire le arance per più tempo. Continueremo a lavorare con le varietà da spremitura fino a dopo Pasqua. Potremo anche continuare a spedire arance biologiche ai nostri clienti fino alla fine di aprile".
Per maggiori informazioni:
S.C.A. Agrupa El Valle
Calle la fuente s/n
18658 Melegís, Granada, Spagna
+34 687 821 566
rminaguilera@yahoo.es