Nella provincia spagnola di Almeria, la raccolta invernale dei cetrioli sta per terminare. "In tutta la regione, da Guainos a Motril, i raccolti sono quasi completi e dopo un breve intervallo di un paio di settimane, saranno avviate le nuove piantagioni", afferma Juan Manuel Andújar, di La Unión.
Tuttavia, sono stati segnalati nuovi cali dei prezzi. La quotazione media dei cetrioli francesi è attualmente di 0,49 euro/kg, mentre il prezzo medio per quelli spagnoli è 0,95 euro/kg e per i cetrioli di Almería è 0,74 euro/kg. "I Paesi Bassi dovrebbero iniziare nei prossimi giorni, ma non sono disponibili così tanti cetrioli da giustificare i prezzi bassi che stiamo vedendo, e ci sarà uno squilibrio tra il prezzo pagato alle aste e quello pagato dai rivenditori".
"Inoltre, i rivenditori tedeschi hanno annunciato che smetteranno di lavorare con i cetrioli spagnoli, perché inizieranno a passare alla fornitura olandese con delle promozioni", afferma Juan Manuel. "Ci troveremo in una posizione difficile, con margini limitati in questo periodo di raccolti inferiori, che coincide con il nuovo ciclo di coltivazione nelle serre".
"Quando i Paesi Bassi arrivano sul mercato, i volumi iniziali non sono significativi. Infatti, per adempiere ai contratti con i rivenditori, acquistano addirittura i cetrioli da Almeria, operando come anello aggiuntivo nella nostra catena. Questo è il motivo per cui, in generale, fissano prezzi più bassi di quanto dovrebbero essere all'inizio di una stagione con volumi bassi".
Per quanto riguarda le melanzane, la scorsa settimana l'organizzazione interprofessionale Hortyfruta ha anche disposto una proroga alla norma che vieta la commercializzazione di prodotti di seconda categoria, a causa dei prezzi bassi che mettono a rischio la redditività delle aziende agricole. Tuttavia, dopo 7 giorni dall'entrata in vigore della misura, il prezzo medio delle melanzane lunghe si è attestato a 0,38 euro/kg.
"Da un lato, le melanzane sono molto sensibili alle temperature e la produzione aumenta quando fa più caldo, dall'altro, la domanda non è stata la più alta degli ultimi anni", afferma Juan Manuel. "È chiaro che l'inverno non è stato freddo come i precedenti in Spagna, Grecia, Italia o Turchia, Paesi dove la produzione è forte e sono più vicini ai nostri mercati di destinazione, e questo si è fatto sentire. Inoltre, bisogna considerare che in Europa la melanzana è più un prodotto etnico, consumato più spesso dai popoli mediterranei, e che fare la spesa è diventato più caro in tutte le nazioni e porta i consumatori a contenere le spese".
Nell'ultima asta di La Unión, anche i prezzi delle zucchine sono diminuiti e sono rimasti "stabili, ma non molto alti nelle ultime tre settimane", oscillando tra una media di 0,31 euro/kg per le zucchine grandi e 0,51 euro/kg per quelle bianche, in un momento in cui "l'offerta è abbondante".
Anche i prezzi dei pomodori non sono stati elevati, oscillando tra 0,33 e 0,57 euro/kg, dopo alcuni aumenti. Tuttavia, Juan Manuel Andújar afferma: "Quello che abbiamo avuto negli ultimi 2-3 anni è stata un'anomalia, perché normalmente la produzione raggiunge il picco a gennaio e i prezzi scendono. Secondo me, potrebbero recuperare leggermente a marzo quando, con l'arrivo della primavera, aumentano consumi".
"Nel frattempo, i peperoni stanno registrando i prezzi migliori. La settimana scorsa le quotazioni erano in leggero calo, a causa delle piantagioni più distanziate quest'anno e, anche se all'inizio della campagna c'è stata una carenza di volumi, ora l'offerta è decisamente aumentata". Tuttavia, secondo gli ultimi dati condivisi da La Unión, i prezzi dei peperoni superano ancora di molto 1 euro, con prezzi medi di 1,35 euro/kg per il Lamuyo rosso o 1,57 euro/kg per i peperoni quadrati verdi. "Considerando la situazione di quest'anno, non vedremo prezzi a 3 euro/kg, come è avvenuto negli ultimi anni, e inoltre non mi aspetto oscillazioni significative da qui alla fine della campagna, a meno che non arrivi un'ondata di freddo a fermare momentaneamente la produzione".
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