Le mele tornano a conquistare quasi l'82% delle famiglie italiane, che le hanno acquistate almeno una volta nel periodo di dodici mesi, terminanti a novembre 2023.
Secondo l'osservatorio permanente di Consumer Panel Services GfK, che monitora i comportamenti di acquisto di prodotti di largo consumo delle famiglie italiane con un campione di 15.000 panelisti, infatti le mele negli ultimi dodici mesi rilevati hanno riconquistato quasi 300mila famiglie.
Gli altri indicatori del comportamento di acquisto rivelano anche qui la strategia delle famiglie nell'affrontare gli aumenti di prezzi ormai ricorrenti negli ultimi due anni: mantenere il totale dello scontrino il più stabile possibile, sacrificando la quantità ma aumentando la frequenza. Gli approvvigionamenti dei tempi di pandemia sono ormai lontanissimi e si preferisce acquistare meno ma più spesso diluendo nel tempo l'investimento della spesa.
Le mele hanno un portato di contenuto e immagine che contiene in modo chiaro alcuni dei 5 trend evidenziati dalle rilevazioni che spingono gli acquirenti a preferire alcuni prodotti, tutti riconducibili al benessere. Sostenibilità, funzionalità, esperienza, etnico/esterofilo e convenience (praticità) sono la chiave dei prodotti di successo e che i consumatori ricercano ovunque.
Presenti sulla tavola praticamente tutti i mesi dell'anno, vedono una penetrazione più contenuta solo nei mesi estivi, andamento che non fa distinzioni fra distribuzione a peso fisso o variabile per frutti bio e non bio.
Il biologico, che torna a farci parlare di benessere, è una opportunità di crescita anche per le mele che vede un numero sempre maggiore di famiglie alternare acquisti di mele bio e non.
Le mele non sono particolarmente apprezzate da famiglie del Sud Italia, gli acquirenti si possono descrivere – come quasi tutti quelli di frutta e ortaggi freschi – di alto profilo socio-demografico e di età avanzata.
I canali di distribuzione vedono anche qui , come per la maggior parte di frutta e ortaggi, al primo posto i supermercati con una penetrazione di quasi il 60%, seguiti da discount ed ipermercati. I negozi specializzati di frutta e verdura vedono invece perdere molti acquirenti negli ultimi due anni e non arrivano a raggiungere il 15% di penetrazione.
A cura di:
Daniela Mastropasqua - Business Development Manager
Tommaso Bonandrini - Analyst
Consumer Panel & Services
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