Quest'anno si è registrato un aumento dell'interesse per l'ortofrutta iraniana, a causa della carenza di produzione a livello mondiale. Tuttavia, questo interesse riguarda solo alcuni prodotti e gli esportatori iraniani possono offrire di più. Ad affermarlo è l'esportatore iraniano Amirhossein Azizi.
Azizi sostiene: "Quest'anno abbiamo registrato una forte domanda per alcuni tipi di frutta e verdura come pomodori, aglio, melanzane, cavolfiori, lattuga e peperoni. La domanda è forte anche per le angurie, anche se abbiamo scelto di non produrle a causa del loro elevato consumo di acqua. Attualmente esportiamo aglio e prodotti di serra in grandi quantità".
"La domanda proviene principalmente dai Paesi dell'Asia centrale e da quelli arabi, come Omar, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, e a intermittenza dall'Europa - aggiunge Azizi - Attualmente, in un contesto di carenza globale di diversi prodotti, stiamo ricevendo sempre più richieste dai mercati europei".
"Gli acquirenti si sono rivolti all'Iran per i prodotti per i quali siamo conosciuti, come i pomodori e altri ortaggi. Ma il mondo non conosce ancora la qualità e il sapore di altre referenze, come gli agrumi. Sono sicuro che quando gli agrumi iraniani verranno scoperti in Europa, guadagneremo una base di clienti fedeli e le esportazioni iraniane colmeranno il vuoto di mercato che fa salire i prezzi", sostiene l'esportatore.
L'Iran ha tutte le possibilità di diventare un nuovo concorrente per gli agrumi in Europa, insieme alla Spagna e all'Egitto, ma non accadrà da un giorno all'altro - ammette Azizi - è certamente un processo lungo su cui abbiamo già iniziato a lavorare con pazienza e molto impegno". Lo svantaggio principale è il costo del trasporto. Ma con l'aumento del volume degli scambi tra l'Iran e l'Europa, le compagnie di navigazione seguiranno con più linee e prezzi più competitivi".
"A lungo termine è nell'interesse di tutti, sia degli esportatori iraniani che degli acquirenti di tutto il mondo, scoprire la frutta e la verdura dell'Iran. Possiamo essere la prossima grande origine ortofrutticola", conclude l'esportatore.
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