La stagione d’esportazione cilena delle arance inizia tra pochi giorni con le prime spedizioni, in ritardo di appena una settimana rispetto all'anno scorso. "In generale, questa sarà una stagione difficile per tutti gli agrumi", ha affermato Monserrat Valenzuela, direttore del Chilean Citrus Committee (Comitato cileno degli agrumi). "Il trasporto è molto più costoso, e ci sono molti problemi legati alla logistica. Inoltre, il mondo non si è ancora ripreso del tutto dalla pandemia e dalle sue conseguenze. Tuttavia, in questa stagione, la maggiore disponibilità di manodopera faciliterà la raccolta, così come il confezionamento".
"Nel caso specifico delle arance, quest'anno ci saranno meno frutti rispetto alla scorsa stagione, circa il 13% in meno, e prevediamo di raggiungere le 90.000 tonnellate di esportazioni. I frutti si presentano molto bene, con buoni calibri e con gradi Brix, in linea con le previsioni del periodo".
"Il principale mercato di destinazione per le arance cilene sono gli Stati Uniti. L'Europa offre alcune finestre specifiche per il Cile e l'Asia, sebbene per ora non sia ancora un mercato molto forte per le nostre arance. La Cina è ancora un mercato molto nuovo per il Cile, ha aperto solo un paio di stagioni fa e quest'anno abbiamo concentrato i nostri sforzi promozionali sui limoni in Cina. In un secondo momento, quando i problemi logistici saranno risolti, non escludiamo di includere anche le arance nelle promozioni", ha affermato Monserrat.
"Il mercato nordamericano è anche rifornito tradizionalmente dall'emisfero australe, con le arance provenienti da Sudafrica e Australia, anche se questa origine è molto più forte nel Sud-est asiatico e in Cina, considerata la vicinanza. È ancora troppo presto per prevedere come andrà la stagione e quale sarà il livello della domanda dei consumatori. Negli ultimi anni, la pandemia ha dato un forte impulso alla domanda di agrumi, grazie al loro contenuto di vitamina C, ma non sappiamo come sarà la domanda quest'anno".
Negli ultimi anni, l'industria agrumicola cilena si è notevolmente sviluppata, come dimostrano le statistiche del Comitato degli agrumi, con aumenti significativi dei volumi spediti sui mercati internazionali.
In soli 6 anni, tra il 2015 e il 2021, le esportazioni di arance cilene sono passate da 66.611 tonnellate a 103.161 tonnellate, aumentando del 54,9%. Nello stesso periodo, le spedizioni di clementine sono aumentate del 136%, mentre quelle dei mandarini sono cresciute del 164%.
Queste cifre hanno fatto crescere le esportazioni totali di agrumi del 93,12%, dalle 205.852 tonnellate registrate dal Comitato degli agrumi nel 2015, alle 397.569 tonnellate dell'anno scorso.
"Negli ultimi anni, gli easy peeler hanno avuto un forte balzo in tutto il mondo. Questi frutti hanno dei vantaggi molto importanti, come il sapore, il contenuto di vitamina C, i calibri e la facilità della pelatura, che li rende uno snack facile da consumare".
"Tuttavia, le arance hanno tenuto e il Cile ha attualmente circa 6.300 ettari di aranceti, distribuiti tra la quarta e la sesta regione della Cina. Le nostre varietà da esportazione sono Navel, anche se coltiviamo anche la Cara Cara, una varietà a polpa rosa di grande successo, di cui ci sono circa 500 ettari nel Paese", ha affermato Monserrat.
Per maggiori informazioni:
Comité de Cítricos de Chile
Cruz del Sur 133, of. 703
Las Condes, Santiago, Chile
www.comitedecitricos.cl