"Questa settimana è stata più proficua della precedente, perché è aumentato il consumo di limoni, come conseguenza dell'arrivo della bella stagione e dell'aumento delle temperature. Si prevede una crescita fisiologica dei consumi tra maggio e giugno, come accade ogni anno. Anche se fino alla scorsa settimana le vendite sono state un po' lente, con quotazioni comprese tra 80 cent e 1,70 euro/kg; la differenza di questo gap è dovuta alla categoria merceologica. Un limone con buccia edule, con foglia e con un buon calibro si vende a 1.70 euro/kg". E' quanto dice Raffaele Rosa della GRG Srl di San Marzano sul Sarno (Salerno).
Il core business della GRG non sono i limoni, ma questi costituiscono una diversificazione dell'offerta aziendale. L'impresa confeziona circa 3 tonnellate al giorno di limoni coltivati nella Costiera amalfitana.
"Rispetto alla scorsa annata - dice Iolanda Busillo, dell'omonima azienda agricola di Eboli (Salerno) - il prezzo è aumentato più del doppio, a parità di periodo, mentre la produzione è diminuita. Infatti siamo in un'annata di scarica produttiva, con circa il 50% in meno di merce. Oltre alla fisiologica alternanza produttiva dei limoni, quest'anno la fioritura è partita in ritardo, a causa della precedente raccolta avvenuta a sua volta in ritardo, perché l'anno scorso il mercato non assorbiva prodotto".
"La campagna 2021 - conclude Busillo - è stata infatti segnata dall'incertezza nelle riaperture delle attività horeca, a causa dell'andamento della pandemia. Ciò ha inciso negativamente anche sul prezzo: l'anno scorso ho venduto i miei limoni a 35 centesimi al chilo! Fortunatamente, quest'anno i consumi, le vendite e i prezzi sembrano in recupero. I miei limoni bio stanno ottenendo quotazioni pari a 1 euro al chilo".