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Marius Deyzel - Delmar Direct Marketing

Stime in calo per il pompelmo sudafricano

La produzione di pompelmi sudafricani è aumentata di poco rispetto alle altre varietà di agrumi come limoni e mandarini tardivi, in particolare nella regione settentrionale del Sudafrica dove viene coltivato circa l'88% del pompelmo. Le regioni d’esportazione più tardive forniscono volumi stimati intorno al 9,27% per il Capo Occidentale e il Capo Orientale solo il 2,67% circa del raccolto totale di pompelmi del Sudafrica per la stagione 2021.

Secondo i dati pubblicati di recente, nel 2020 sono stati esportati all’incirca 11.992 milioni di cartoni (effettivi) da 17 kg. La stima attuale per il 2021 si attesta su circa 16 milioni, ma la previsione per i prossimi 3-5 anni mostra un potenziale calo di circa 377.000 cartoni.

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Le spedizioni di pompelmi dal Sudafrica sono iniziate prima in questa stagione, per le buone condizioni di mercato, considerato che Turchia e Israele sono usciti prima dai mercati, lasciando solo piccoli volumi provenienti dalla Corsica, che però hanno un prezzo elevato.

"I primi volumi, seppur ridotti, sono arrivati nella settimana 17, prima dell’arrivo dei volumi più grandi, dalla settimana 20 in poi. I mercati all'ingrosso nell'Ue e nel Regno Unito sono ancora tra il 10-25% delle loro capacità e rimarranno sotto pressione ancora per un po', quindi gli esportatori dovranno fare affidamento sul commercio al dettaglio", secondo Marius Deyzel della Delmar Direct Marketing.

"Il Giappone in particolare sembra molto promettente poiché il mercato è vuoto e la frutta sudafricana dell'emisfero meridionale può colmare il gap creato dai tempi di spedizione irregolari e dai ritardi degli arrivi dall'emisfero boreale. Il Sudafrica ha un buon collegamento marittimo con il Giappone e le navi sono già in viaggio. I mercati del Medio Oriente sono difficili a causa del periodo del Ramadan, quando la maggior parte degli emigrati tende a tornare a casa. Il mercato è lento e i prezzi non sono buoni a causa di una migliore offerta e una minore domanda. La Turchia e l'Egitto hanno la frutta nei magazzini per fornire questa finestra commerciale".

In Cina, il mercato precoce è invitante, all'inizio con buoni prezzi che diminuiscono man mano che aumentano i volumi. Alcune delle navi convenzionali si fermeranno prima in Giappone e poi in Cina.

"Il mercato cinese continua a sorprendere, con una maggiore domanda annuale e una più ampia gamma di referenze di frutta. I livelli medi di due anni dei prezzi FOT del commercio al dettaglio di uva da tavola e drupacee verso l'Ue mostrano un tranquillo ottimismo e, dopo le prime spedizioni andate bene, fanno ben sperare per gli agrumi".

Raccolta
Negli ultimi anni, i coltivatori sono orientati alla raccolta dei frutti maturi dall'interno degli alberi poiché i mercati precoci sono percepiti come migliori. Successivamente passeranno ai frutti rimanenti, man mano che si sviluppa il colore.

"I coltivatori di pompelmi avevano inizialmente previsto una buona gamma di frutti di medio calibro, ma è sempre più evidente che ci sono anche frutti di calibri più piccoli di quanto si pensasse prima. Il calibro più piccolo del frutto significa meno cartoni imballati ed esportati, ogni calibro imballato equivale al 10% in meno di frutta. Resta da vedere come si sviluppano i frutti delle parti esterne degli alberi nelle regioni settentrionali".

Un altro fattore da considerare sono gli effetti della tempesta tropicale Elouise, che ha portato la necessaria pioggia nella regione settentrionale, ma ha anche dei forti venti.

"In alcune regioni settentrionali, i danni causati dal vento sono più evidenti sia sui frutti raccolti all'interno che all'esterno degli alberi, ma la percentuale dei danni da vento non può essere ancora calcolata. Bisogna considerare che quando il frutto è ancora verde, i danni causati dal vento non sono molto visibili, solo quando il frutto si è colora e attraversa la linea di confezionamento, solo allora sono evidenti gli adeguamenti al ribasso dei volumi".

Sembra che in alcune delle parti più settentrionali del Sudafrica, il confezionamento dei pompelmi terminerà nella settimana 19. Si prevede quindi che le stime sul volume dell’industria dei pompelmi saranno ulteriormente abbassate.

"Nonostante le sfide di Madre Natura e della catena del valore logistico, tutti fanno grandi sforzi per adattarsi alle richieste dei nostri partner di mercato. Una cosa che il Covid-19 ci ha insegnato è non pensare mai che tutto sia a posto, bisogna in ogni momento rimanere concentrati e continuare a tenersi informati".

Per maggiori informazioni:
Marius Deyzel
Delmar Direct Marketing 
marius@delmardirect.co.za 
www.mardell.co.za

Data di pubblicazione: