"La stagione delle arance egiziane è già iniziata a gennaio con volumi limitati di Navel, ma la campagna delle Valencia è cominciata solo da poche settimane". Ad affermarlo è Joey Deen dell'azienda olandese Denimpex.
"E' un anno completamente diverso rispetto alla scorsa stagione, che comunque è stata eccezionalmente buona. A causa dell'epidemia da Covid-19 e della grande richiesta di arance, i prezzi hanno raggiunto livelli senza precedenti e i volumi di arance sono stati smaltiti rapidamente. Quest'anno è diverso, purtroppo".
"L'Egitto ha un raccolto che è circa il 20-30% superiore a quello dell'anno scorso, dominato principalmente da frutti di calibro più piccolo 72/80/88/100/113/125 e questi rappresentano all'incirca il 70-80% del raccolto. I frutti di dimensioni più grandi 42/48/56/64 mostrano volumi molto più limitati. E' stato un inizio molto difficile, soprattutto per i 'calibri da spremuta', e ci rendiamo conto di avere davvero bisogno del settore della ristorazione per una vendita più fluida che a causa delle misure anti-coronavirus semplicemente ci manca. Quest'anno, quindi, i prezzi dei frutti piccoli sono bassi e i formati più grossi si vendono a prezzi accettabili", spiega Joey.
Essendo il più grande esportatore di arance al mondo, l'Egitto ha sbocchi sufficienti e anche se all'inizio della stagione alcuni mercati non partecipavano o partecipavano appena, ora la loro presenza si fa sentire. Speriamo quindi che ciò faccia sì che i calibri più piccoli arrivino in Europa in volumi minori - conclude l'importatore - in modo da generare un aumento del prezzo anche per le piccole dimensioni".
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Joey Deen
Denimpex
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