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La testimonianza della cilena San Osvaldo

Domanda inferiore dal settore della ristorazione, mercato dei limoni di piccolo calibro sotto pressione

In Cile, nella regione di Coquimbo, quest'anno è caduta una buona quantità di pioggia, favorendo i coltivatori della zona. La San Osvaldo è un’azienda di coltivazione-imballaggio-esportazione della regione, il cui prodotto più importante è il limone. Jose Manuel Ortiz dichiara: "Produciamo quasi 9.000 tonnellate di limoni per l'esportazione, cosa che ci rende uno dei maggiori produttori in Cile".

Quest'anno, la stagione dei limoni per la San Osvaldo è iniziata nella settimana 22 e dovrebbe durare fino alla settimana 38, o fino a metà settembre, per il mercato d'esportazione. "In confronto al 2019, questa campagna è cominciata con poco più di una settimana di anticipo, ma è normale", afferma Ortiz.

Piogge sufficienti in questa stagione
La San Osvaldo possiede 350 ettari di produzione propria a Coquimbo. Negli ultimi anni, il Cile ha dovuto affrontare una carenza idrica che ha causato problemi ai coltivatori. "Nella regione geografica in cui si trovano i nostri frutteti, la situazione della carenza idrica è stata drammatica – spiega Ortiz – Quest'anno, tuttavia, abbiamo registrato una quantità abbastanza soddisfacente di precipitazioni, oltre all'accumulo di neve in montagna, e questo ha notevolmente migliorato la situazione rispetto agli anni precedenti". La pioggia ha causato un leggero ritardo nella raccolta, ma nel complesso i benefici si sono dimostrati molto positivi per le piantagioni della San Osvaldo.

Produzione in aumento
Quest'anno il Cile dovrebbe produrre circa 90.000 tonnellate di limoni. "In generale, questi volumi sono molto simili a quelli dell'anno scorso. Per la San Osvaldo, i quantitativi complessivi saranno più alti quest'anno perché sta entrando in produzione una nuova piantagione e prevediamo un aumento del 15% nell'export", dice Ortiz.

L'azienda aveva previsto una stagione difficile a causa della pandemia, ma fortunatamente non è stato così. "Il Covid-19 ha causato una serie di situazioni imprevedibili e abbiamo pensato che sarebbe stato un anno difficile, ma in generale gli agrumi hanno avuto una movimentazione normale", continua Ortiz, il quale aggiunge: "In particolare i limoni sono partiti bene, con un adeguamento dei prezzi che sono rimasti a un livello accettabile fino ad oggi".

Movimentazione più bassa per i limoni di piccolo calibro
Se, in generale, il mercato dei limoni non è stato molto influenzato dalla pandemia, quelli di calibro più piccolo stanno affrontando alcune sfide. "C'è stata una maggiore pressione sul mercato", afferma Ortiz. I limoni di dimensioni più piccole vengono normalmente utilizzati nell'industria della ristorazione negli Stati Uniti e, con la chiusura del settore a causa della pandemia, la loro commercializzazione ha subito un pesante colpo.

"La nostra sfida principale è stata quella di passare dalla vendita sul mercato spot alla programmazione con i supermercati. Ciò ha portato a un cambiamento nelle nostre attività quotidiane, che è qualcosa per cui è difficile farsi trovare pronti".

La San Osvaldo esporta i suoi limoni principalmente negli Stati Uniti, sebbene l'apertura del mercato cinese agli agrumi cileni abbia dato l'opportunità di diversificare il proprio portfolio. La società prevede di aumentare la produzione di limoni di quasi il 50% nei prossimi 5 anni, raggiungendo 13.500 tonnellate di prodotto esportabile. "Tutto ciò è supportato dalla nostra infrastruttura all'avanguardia e dal nostro team di professionisti", conclude Ortiz.

Per maggiori informazioni
Jose Manuel Ortiz - responsabile commerciale
Agricola San Osvaldo Ltda
Tel: +569 96192782
Email: jmortiz@sanosvaldo.cl 
Web: www.sanosvaldo.cl

Data di pubblicazione: