Nonostante l'aumento nella domanda di agrumi durante la pandemia Covid-19, soprattutto per quanto riguarda le arance, le esportazioni di agrumi dell'Argentina resteranno notevolmente inferiori rispetto agli anni precedenti. Ciò è dovuto alle difficili condizioni economiche a livello interno al Paese, che hanno reso l'Argentina meno idonea a competere sui mercati d'esportazione con altri esportatori dell'emisfero meridionale, principalmente il Sudafrica.
Nel 2019, i prezzi FOB dei limoni argentini furono più bassi rispetto a quelli registrati nel 2018 a causa di un aumento della fornitura nell'emisfero settentrionale. Per le arance, i prezzi FOB sono leggermente aumentati, mentre quelli dei mandarini sono diminuiti rispetto allo scorso anno commerciale. Nel complesso, i prezzi FOB sono rimasti relativamente bassi e non sono stati sufficienti a coprire i costi, cosa che ha procurato difficoltà finanziarie per il settore frutticolo locale e ha danneggiato la competitività degli agrumi argentini sui mercati d'esportazione.
Nel 2019, l'UE ha continuato a essere il mercato d'esportazione più importante per i limoni argentini, con il 53% delle esportazioni, seguita dalla Russia con il 21% e dagli Stati Uniti con il 10%. Le esportazioni di arance verso la UE hanno rappresentato il 48% delle esportazioni totali, seguite dal Paraguay con il 29%. Per i mandarini, la Russia è rimasta il mercato d'esportazione più grande, con il 35% delle spedizioni argentine, seguita da Filippine con il 17%, Indonesia con il 10% e Canada con il 9%.
L'export di mandarini verso i mercati tradizionali, come l'UE, è diminuito negli ultimi anni ed è quasi scomparso nel 2018 a causa della mancanza di competitività degli esportatori locali e della forte competizione da parte del Sudafrica.