Il Giappone importa un terzo della sua frutta e gli Stati Uniti sono uno dei principali fornitori di arance, limoni, uva e ciliegie. Il settore frutticolo giapponese è molto competitivo. Si prevede che le possibilità di esportare frutta in Giappone aumenteranno a seguito della riduzione nella coltivazione locale. Tutta l'offerta di frutta in Giappone deve essere provvista di certificazioni fitosanitarie. Alcune varietà di frutta, al momento, non hanno accesso al mercato giapponese perché non soddisfano i requisiti fitosanitari.
Nel 2018 gli Stati Uniti hanno esportato 291 milioni di euro di frutta in Giappone, per cui questa nazione si piazza al quarto posto tra le destinazioni d'oltremare della frutta fresca americana. Gli Usa rappresentano il 15% della fornitura totale di frutta in Giappone.
Gli anni sotto riportati corrispondono all'esercizio finanziario giapponese che inizia il primo aprile.
Clausola di tutela americana
Il Giappone applicherà una clausola di tutela stagionale per le arance a partire da 26.435 tonnellate. Tale clausola è applicabile solo sulla frutta importata tra il 1 dicembre e il 31 marzo. Se la soglia di tutela viene superata le tariffe per l'export di arance statunitensi aumenteranno per il resto del periodo. La percentuale di tutela ammonta al 28% nei primi 3 anni e del 20% nel quarto, quinto e sesto anno. La clausola di tutela decade al settimo anno (2025).
Fonte: USDA