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Ecco come la ricerca scientifica viene in aiuto alla nostra agricoltura

Proteggere il made in Italy e' possibile

La cronaca di tutti i giorni insegna che la sicurezza alimentare e la tracciabilità dei prodotti rappresentano una garanzia per i consumatori finali e aiutano le aziende che rispettano le regole a proteggersi da contraffazioni e concorrenza sleale.

Qui di seguito, nella seconda parte di una lunga intervista a Claudia Zoani di ENEA, (clicca qui per leggere l'articolo correlato), vedremo come la ricerca italiana si muove in tal senso.

Parliamo ancora di METROFOOD-RI, il progetto che ha lo scopo di fornire servizi a supporto del settore ortofrutticolo e, più in generale, dell'agroalimentare.

Come proteggersi dalle merci non controllate che provengono dall'estero?
"METROFOOD-RI si sviluppa intorno a una vasta area di ricerca interdisciplinare, con diversi campi di applicazione – ha chiarito Zoani - Parliamo ovviamente di agroalimentare, sviluppo sostenibile, qualità e sicurezza alimentare, ma anche di tracciabilità e autenticità degli alimenti, sicurezza ambientale, analisi di rischio, salute umana, in un'ottica generale di armonizzazione e standardizzazione".

"Oltre a consentire lo sviluppo della ricerca e l'avanzamento delle conoscenze nei diversi ambiti connessi al Sistema Agroalimentare, METROFOOD-RI potrà determinare il miglioramento della produzione e l'espansione dei mercati, promuovendo l'innovazione di prodotto e di processo e favorendo la competitività e la sostenibilità. Anche le istituzioni impegnate a garantire la sicurezza alimentare e a combattere le contraffazioni e gli organi territoriali che operano per migliorare la tutela e l'utilizzo delle risorse naturali potranno beneficiare di questa infrastruttura in modo importante, in termini di migliorata efficienza ed efficacia del sistema dei controlli e maggiore affidabilità delle scelte decisionali, su cui si basano le politiche territoriali e sociali".

Come si determina l'autenticità di un prodotto?
"Molti dei servizi offerti vanno in questa direzione – risponde ancora la ricercatrice - dallo sviluppo di metodologie e individuazione di markers e profili per l'autenticità e l'origine dei prodotti, allo sviluppo di sistemi integrati per la tracciabilità basati su uno schema di piattaforma collaborativa e sistemi per la gestione, condivisione ed integrazione dei dati".

"Nel complesso METROFOOD-RI consentirà quindi di mettere in atto azioni a supporto del sistema agroalimentare nazionale, valorizzando materie prime, prodotti, ambienti e processi di produzione, e promuovendo le eccellenze nazionali, regionali e locali, anche favorendo il loro posizionamento sui mercati internazionali. D'altro canto, supporterà il sistema dei controlli per l'individuazione di frodi e sofisticazioni, fornendo un apporto rilevante alla protezione dei prodotti Made in Italy rispetto a prodotti non controllati o di provenienza/origine non dimostrata".

I dati sono di facile accesso?
"L'offerta scientifica è indirizzata a una vasta gamma di utenti – rivela la coordinatrice del progetto, Claudia Zoani (nella foto accanto) - quali: il mondo della ricerca; le agenzie d'ispezione e controllo, gli enti territoriali e in generale le istituzioni impegnate nel garantire la sicurezza alimentare, la lotta alle contraffazioni, la salute; gli operatori del settore agroindustriale (PMI e grandi imprese) e le associazioni di produttori; i consumatori, le associazioni di consumatori e più in generale i cittadini".

"L'accesso ai servizi avviene attraverso l'hub centrale con il sito web, e potrà essere richiesto attraverso la compilazione di un "form on-line" organizzato con diverse interfacce per le quattro categorie di utenti, così da semplificare le procedure ed indirizzare nel modo più immediato possibile ciascun gruppo di utenti".

"Per quanto riguarda in particolare i consumatori – conclude Zoani - non è necessario possedere alcuna competenza in particolare e sarà il personale che opera per l'infrastruttura a prendersi cura di fornire in modo adeguato i diversi servizi, anche comunicando in maniera appropriata i risultati. Chi invece usufruirà ad esempio dei servizi indirizzati alla comunità scientifica, dovrà possedere le competenze adeguate, eventualmente anche per l'utilizzo diretto delle diverse facilities. Per la parte elettronica di condivisione e integrazione dati, le interfacce saranno semplici e le forme di visualizzazione dei dati stessi adeguate per i consumatori".

Contatti:
Claudia Zoani
ENEA, Divisione Agroindustria e Biotecnologie
Email: claudia.zoani@enea.it