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Un progetto che consente la piena tracciabilita', anche quella geografica e botanica dei prodotti

Enea a supporto della filiera ortofrutticola e agroalimentare

METROFOOD-RI è un'infrastruttura di ricerca che si propone di fornire servizi a supporto del settore agroalimentare, con un approccio che abbraccia l'intera filiera, dalla produzione primaria, alla trasformazione, trasporto, distribuzione e vendita (sia all'ingrosso, che al dettaglio), fino ad arrivare al consumo finale a livello domestico o della ristorazione.

Per comprendere meglio quali siano le applicazioni pratiche di questo progetto, in particolar modo per il settore ortofrutticolo, abbiamo contattato Claudia Zoani di ENEA, Divisione Agroindustria e Biotecnologie.

Claudia Zoani, coordinatrice del progetto METROFOOD-RI 

"Le applicazioni riguardano lo sviluppo e l'attuazione di metodologie – ha risposto la ricercatrice - che consentono la valorizzazione dei prodotti attraverso la verifica della loro qualità e salubrità. Ma anche le analisi e lo sviluppo di dispositivi (sensori) per l'individuazione (precoce) di eventuali contaminazioni e lo sviluppo di buone pratiche per ridurre la contaminazione lungo la filiera, oltre a dimostrare l'autenticità e l'origine (geografica, botanica, zoologica) di materie prime e prodotti, lo sviluppo di sistemi integrati per la tracciabilità (anche attraverso l'applicazione della blockchain). Le applicazioni riguardano anche lo sviluppo di packaging innovativi ed etichette intelligenti, la definizione di strategie per ridurre gli sprechi e valorizzare gli scarti e i sottoprodotti, a supporto della sostenibilità e dell'economica circolare".

"Queste azioni - ha aggiunto la coordinatrice del progetto - coinvolgono l'impiego di strumentazione analitica avanzata e impianti sperimentali di produzione e trasformazione, nonché l'utilizzo di cucine-laboratorio per simulare e studiare le procedure domestiche di preparazione e conservazione dei cibi".

"Un altro aspetto particolarmente importante è legato alla componente elettronica, attraverso lo sviluppo di una piattaforma per la condivisione, integrazione ed interoperabilità di tutte le diverse tipologie di dati legati alla qualità, sicurezza e tracciabilità degli alimenti. Il coinvolgimento nell'Infrastruttura di 48 Istituti di eccellenza di 18 Paesi Europei consente di mettere a comune e a disposizione degli utenti le più grandi eccellenze (in termini sia di competenze che di strumentazioni, impianti e dati), con il vantaggio di sfruttarle nel modo più efficiente possibile, anche evitando duplicazioni di sforzi e sovrapposizioni".

L'organizzazione dell'Infrastruttura consente al contempo un'ampia distribuzione territoriale, con la potenzialità di coinvolgere in modo capillare tutti gli attori del sistema agroalimentare anche a livello locale, a favore della concretezza e reale trasferibilità delle diverse azioni condotte.

Ma qual è il coinvolgimento di eventuali aziende? "Le aziende non sono coinvolte come partner dell'infrastruttura – ha chiarito Zoani - ma rientrano pienamente in una delle quattro categorie di utenti principali, oltreché possono stipulare accordi di collaborazione specifici con METROFOOD-RI. Possono essere interessate tutte le tipologie di aziende della filiera, sia quelle che producono direttamente materie prime e prodotti agroalimentari, ma anche quelle impegnate nella produzione di materiali a contatto (packaging, stoviglie ed altro), nella distribuzione, nello sviluppo di macchine per processare gli alimenti ed elettrodomestici, e così via".

Vi è però il coinvolgimento delle associazioni di produttori?
"Al momento, alcune associazioni di produttori - ha puntualizzato l'esperta - supportano l'infrastruttura e sono coinvolte nello stakeholder forum, anche all fine di indirizzare lo sviluppo dei servizi verso quelle che sono le reali necessità del settore. Tra queste, SPES-GEIE, l'organizzazione europea che raccoglie le Federazioni Nazionali di produttori del settore alimentare dei diversi Paesi (Federalimentare per l'Italia), e poi a livello nazionale ASSITOL (Associazione Italiana dell'Industria Olearia) e Federbio (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e biodinamica), e ancora il Cluster Tecnologico Nazionale Agrifood (Cl.A.N), che coinvolge un partenariato di imprese, centri di ricerca, rappresentanze territoriali e stakeholder rilevanti della filiera agroalimentare".

Contatti:
Claudia Zoani 
ENEA, Divisione Agroindustria e Biotecnologie
Email: claudia.zoani@enea.it