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Lime italiano per ora destinato solo ai canali horeca locali, ma si punta piu' in alto

"L'agrumicoltura sta subendo una forte crisi, ormai da diversi anni. Basti pensare alla scorsa campagna, quando diversi produttori tarantini, nel vedere svenduti i loro frutti, presero la decisione di tagliare gli impianti. Pertanto ci si domanda quale possa essere una valida alternativa. Noi abbiamo aperto le porte alla sperimentazione di nuove cultivar". A parlarne è Domenico Maraglino, titolare dell'azienda agricola Maraglino Agrumi, una realtà imprenditoriale sita a Massafra (Taranto).

"Utilizzando vecchie strutture serricole, dove un tempo coltivavamo pomodori, dopo aver svolto una serie di analisi e studi sulle condizioni pedoclimatiche della zona di produzione, abbiamo messo a dimora 80 piante di lime (Limetta di Tahiti)".

"Le strutture sono coperte da reti antigrandine a doppio spessore, una strategia che ci permette di tenere sotto controllo la temperature sia in inverno che in estate. Questi accorgimenti hanno creato condizioni climatiche simili a quelle esistenti in Brasile o in Messico, paesi tra i maggiori produttori di lime".

"I primi impianti sono stati realizzati circa 6 anni fa: da allora, sono state effettuate già le prime due raccolte. Dopo aver verificato l'ottima adattabilità e la buona fruttificazione della cultivar, abbiamo deciso, tre anni fa, di mettere a dimora altre 150 piante. Nonostante gli investimenti siano notevoli, ci siamo prefissati per il futuro di realizzare un impianto di almeno 2 ettari".

"Il frutto risulta di ottima pezzatura, con colorazione verde brillante, gusto estremamente aromatico e ottima la resa in succo. Facendo riferimento a un calendario produttivo di oltre 2 mesi (giugno/agosto), periodo importante per la vendita di questo prodotto, forniamo i canali horeca locali e i mercati all'ingrosso nei periodi di massima fruttificazione. Commercializziamo i nostri lime a marchio Good Lime Maraglino Agrumi".

"Entrare nei mercati, seppure in quelli locali, nei quali è conosciuto soltanto il prodotto estero, non è una cosa molto semplice. Bisogna dimostrare ai clienti che il prodotto, oltre a essere fresco, è estremamente valido. La peculiarità delle nostre coltivazioni è quella di ottenere un frutto a residuo zero. Infatti, essendoci in atto una riconversione aziendale, entro la fine del 2019 tutti gli agrumi che andremo a commercializzare saranno certificati bio".

"I lime potrebbero rappresentare una valida alternativa per diverse aziende agricole del metapontino. Continueremo a studiare e verificare questa cultivar anche in pieno campo, prefiggendoci l'obiettivo di fornire nel futuro anche i mercati nazionali e la GDO, potendo così contribuire a limitare, seppur in minima parte, l'importazione di questi agrumi che arrivano sulle tavole degli italiani dopo oltre 60-70 giorni dalla raccolta".

Contatti:
Maraglino Agrumi
Via San Leonardo, 34
74016 Massafra (Taranto)
Tel.: (+39) 3456052313
Web: maraglinoagrumi.com
Facebook: facebook.com/Maraglino-Agrumi