Le catene di supermercati estere si stanno ormai convertendo tutte agli imballaggi ecosostenibili, 100% biodegradabili e non nocivi per l'ambiente.
E' da circa due anni che un'azienda calabrese propone, per una catena della Grande distribuzione austriaca, una rete in cellulosa per le sue arance e clementine biologiche.
"Abbiamo eliminato quasi del tutto la rete classica. L'imballo in cellulosa è molto più costoso (0,15 centesimi a metro circa) rispetto a quello in plastica convenzionale, ma la differenza è accettabile per il consumatore. La produzione delle reti in cellulosa richiede poca o nessuna modifica nel processo di confezionamento. Per questo tipo di imballo non è richiesta la banda in plastica e si utilizza una piccola etichetta a bandiera", spiega a FreshPlaza Maria Malagrinò della Fruttone Bio.
"La richiesta è arrivata da una catena austriaca con la quale lavoriamo e abbiamo cercato di soddisfare lo standard. Se esistono imballaggi migliori e più sostenibili, almeno noi che facciamo biologico dobbiamo cercare di utilizzarli! Ecco perché la scelta è caduta sulla cellulosa. Ci approvvigioniamo da un'azienda italiana che si occupa di imballaggi, la Netpack spa".
"Il colore della rete non è casuale. Esistono vari tipi di colorazione in base al tipo di frutta o verdura da confezionare, sicuri dal punto di vista alimentare, in quanto non richiedono una tintura convenzionale. Il colore viene incorporato direttamente nelle fibre durante la produzione, risparmiando sostanze chimiche, energia e costi", conclude Maria.