I produttori di limoni della regione di Valencia non sono sfuggiti alle conseguenze della crisi che ha colpito gli agrumi. La campagna è stata disastrosa e, secondo uno studio di LA UNIO de Llauradors, le perdite registrate solo per la varietà Fino, ammontano a 39 milioni di euro. Fino è la varietà più comune e viene raccolta da ottobre a marzo. Questa cifra si aggiunge alle perdite di 200 milioni di euro che i produttori di arance e mandarini di Valencia hanno registrato fino ad oggi.
I prezzi del limone, forniti ufficialmente dal Consiglio dell'Agricoltura, in media sono diminuiti del 26% rispetto alla scorsa stagione, passando da 0,38 euro/kg a 0,28 euro/kg. Durante la prima parte della campagna, i prezzi erano stati in realtà molto simili a quelli della precedente, registrando persino un leggero aumento. Tuttavia, nella seconda parte della stagione, fino a metà gennaio, i prezzi del limone sono scesi del 27% e la situazione in seguito è peggiorata, con il 52% in meno rispetto alla stagione precedente (da 0,41 euro/kg della scorsa stagione all'attuale 0,21 euro/kg).
Queste quotazioni, però, sono quelle pagate nel migliore dei casi, perché secondo i dati raccolti da LA UNIÓ de Llauradors, oltre 26.000 tonnellate di limoni non sono state raccolte e sono state lasciate nei campi della Regione di Valencia. Dei 39 milioni di euro di perdite stimate da questa organizzazione agraria, circa 30 milioni risulterebbero dal calo dei prezzi e i restanti 9 sarebbe una conseguenza dei volumi rimasti non raccolti.
Si dice che una delle ragioni principali di questa situazione anomala sarebbe l’aumento della produzione di limoni, ma se si analizzano i dati con attenzione, non sembra sia così. La produzione di limoni Fino (che rappresenta il 64% della produzione totale di limoni nella Regione) è aumentata a livello nazionale del 14%, da una stagione all'altra, e solo del 6% nella Regione di Valencia. E' stato registrato un rapido aumento della produzione della varietà Verna e la sua campagna non è nemmeno iniziata.
Forse uno degli aspetti che ha avuto un impatto decisivo sulla campagna è la concorrenza dei limoni turchi. Dopo che il Paese ha recuperato la sua normale produzione, con circa 800mila ton, c'è stata una svalutazione monetaria, che ha portato a un eccesso di offerta nei mercati, con prezzi molto più bassi. Ci sono anche sempre più concorrenti, come Sudafrica, Argentina, e persino Egitto che sembra determinato a scommettere fortemente su questo raccolto dopo essersi concentrato quasi esclusivamente sulle arance.
LA UNIÓ chiederà che le Amministrazioni forniscano soluzioni e introducano misure per compensare la significativa perdita di reddito che i produttori di limoni subiranno in questa campagna.
Per maggiori informazioni:
Carles Peris, segretario generale
LA UNIÓ de Llauradors
Tel.: +34 658 92 89 23