Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Nematode entomopatogeno per il controllo biologico di Popillia japonica in Piemonte

Nel 2014, lo scarabeo giapponese Popillia japonica (Coleoptera: Scarabaeidae) è stato avvistato per la prima volta nell'Italia settentrionale nel Parco Naturale della Valle del Ticino, ed è stata anche la sua prima scoperta nell'Europa continentale. Questa specie invasiva polifaga ha il potenziale di causare gravi perdite all'orticoltura e all'agricoltura in generale. In particolare per la sua gestione in un parco naturale, sono necessarie strategie rispettose dell'ambiente.



Per queste ragioni, continua il lavoro del Settore Fitosanitario e Servizi Tecnico-Scientifici della Regione Piemonte in collaborazione con altri enti di ricerca (cfr. Freshplaza del 30/08/2018). In questi mesi è stato pubblicato un lavoro svolto con il CREA per la Difesa e Certificazione delle piante di Firenze.

"Per sviluppare i dati di base per un approccio di controllo biologico all'invasione italiana di P. japonica, abbiamo condotto esperimenti in laboratorio e sul campo testando vari ceppi indigeni e commerciali delle specie di nematodi entomopatogeni (EPN) Heterorhabditis bacteriophora e Steinernema carpocapsae contro le larve di P. japonica - spiegano gli entomologi - In laboratorio, i ceppi di H. bacteriophora hanno causato una maggiore mortalità (compresa tra il 57% e il 100%) rispetto a quelli di S. carpocapsae (dal 3% al 77%). Nei test sul campo, in micro-parcelle, effettuati in tre momenti diversi, il ceppo EPN più virulento indigeno, H. bacteriophora ItH-LU1, ha mostrato di nuovo i migliori risultati che vanno dal 44% al 93% contro le giovani larve".

Infine, in uno studio sul campo di grandi dimensioni, il prodotto commerciale di H. bacteriophora ha fornito il 46% di mortalità larvale. Questo studio mostra che i ceppi di H. bacteriophora hanno un buon potenziale come agenti di controllo biologico delle larve della P. japonica, specie invasiva nel nord Italia.

Fonte: L. Marianelli, F. Paoli, G. Torrini, G. Mazza, C. Benvenuti, F. Binazzi, G. Sabbatini Peverieri, G. Bosio, D. Venanzio, E. Giacometto, S. Priori, A. M. Koppenhöfer, P. F. Roversi, 'Entomopathogenic nematodes as potential biological control agents of Popillia japonica (Coleoptera, Scarabaeidae) in Piedmont Region (Italy)', April 2018, Journal of Applied Entomology, Vol. 142 (3), pag. 311-318.