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I commenti alla votazione del Parlamento europeo

Imballaggi Ue: resta nodo ortofrutta

Mercoledì 24 aprile 2024, il Parlamento europeo ha dato il via libera a nuove misure per rendere gli imballaggi più ecologici e ridurre i rifiuti di imballaggio nell'Unione europea (cfr. FreshPlaza del 24/04/2024). Il regolamento mira a combattere l'aumento dei rifiuti da imballaggio, armonizzare le normative interne e promuovere l'economia circolare. In attesa dell'approvazione formale dal Consiglio europeo, le nuove norme prevedono obiettivi di riduzione degli imballaggi del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040, con un'enfasi particolare sulla diminuzione dei rifiuti di imballaggio in plastica. Per limitare gli sprechi, è stato fissato un limite massimo di spazio vuoto del 50% per gli imballaggi multipli e quelli destinati al trasporto e al commercio elettronico, e i produttori e gli importatori dovranno assicurare la minimizzazione di peso e volume degli imballaggi.

Determinati tipi di imballaggi di plastica monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi figurano gli imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni (ad esempio condimenti, salse, panna da caffè e zucchero), i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero al di sotto dei 15 micron.

Cia: "Resta nodo ortofrutta. Prossima legislatura Ue ponga rimedio"
Il voto della plenaria del Parlamento Ue sul Regolamento Imballaggi conferma i miglioramenti raggiunti nell'accordo provvisorio, convalidando l'introduzione del principio di reciprocità anche per l'import dai Paesi extra-europei e cancellando una volta per tutte proposte inaccettabili per il settore agricolo, come l'obbligo di riuso delle bottiglie di vino e il divieto dei vasi di plastica per i florovivaisti. Restano invece in piedi norme ancora penalizzanti per l'ortofrutta fresca, per cui Cia-Agricoltori Italiani auspica un nuovo e tempestivo intervento con l'apertura della prossima legislatura.

"Sulla direttiva c'è stato un grande lavoro di tutto il sistema Italia - ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini - Ma rimane critico per noi il divieto di utilizzo degli imballaggi monouso in plastica per frutta e verdura sotto 1,5 kg, che non supporta il settore né sul fronte delle spese né sulla garanzia di una migliore conservazione del prodotto, oltre che rispetto all'obiettivo del contrasto allo spreco alimentare. Inoltre, preoccupa il margine ampio di sussidiarietà lasciato ai singoli Stati membri, che rischia di tradursi in un proliferare di disposizioni nazionali eterogenee che contraddicono e minano il mercato unico dell'Ue, creando problemi di competitività e aumenti di costi per le imprese, soprattutto quelle orientate all'export. Tutte questioni sulle quali confidiamo che il nuovo Parlamento, post elezioni, trovi una soluzione più equa".

Confagricoltura: "Testo migliorato, ma permangono forti criticità"
"Il testo votato dal Parlamento europeo è decisamente migliorativo rispetto alla proposta iniziale della Commissione Ue: senza le modifiche portate avanti dal lavoro di squadra svolto dal governo e dagli europarlamentari italiani, ci sarebbero state conseguenze sulla tenuta del nostro sistema agroalimentare", ha dichiarato Confagricoltura. "Sebbene siano stati fatti ampi passi avanti rispetto alla prima versione, restano alcune criticità per il settore ortofrutticolo che potranno essere nuovamente affrontate e risolte con i regolamenti delegati da varare due anni dopo l'entrata in vigore del Regolamento. Le criticità riguardano il divieto di utilizzo di imballaggi monouso in plastica per la frutta e la verdura fresca fino a 1,5 kg. Inoltre, rischia di creare distorsioni sul mercato interno anche la disposizione del testo che concede a ogni Stato membro la possibilità di definire la disciplina delle restrizioni per gli imballaggi monouso".

Coldiretti: "Un primo passo, ma serve intervenire ancora sull'ortofrutta"
"Siamo soddisfatti per aver portato a casa temi di nostro interesse superando la posizione ostile della Commissione la cui proposta iniziale avrebbe avuto un effetto devastante sulle imprese agroalimentari italiane. Avremmo preferito un'esclusione definitiva degli imballaggi per l'ortofrutta: la deroga nazionale è un primo passo, ma ci impegnano a continuare a migliorare il testo con il nuovo Parlamento e Commissione europea, considerando il rinvio dell'entrata in vigore al 2030", ha affermato Coldiretti. "Particolare soddisfazione è espressa per l'introduzione del criterio di reciprocità, che per la prima volta, nonostante il parere negativo della Commissione europea, siamo riusciti a far inserire in un regolamento comunitario. Questa inclusione rappresenta una vittoria per l'intera filiera agroalimentare italiana e sottolinea l'importanza del lavoro di squadra nel garantire che tutte le merci importate nell'Ue rispettino gli stessi standard applicati ai produttori europei".