Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay fanno parte dell'importante blocco commerciale del Mercorsur, che interessa circa 8 miliardi di euro di esportazioni di Paesi dell'Unione europea. È un mercato importante che, al momento, presenta dei forti dazi all'ingresso. Per questo motivo, già ai primi anni Novanta è partito un negoziato per definire un accordo, che però è ancora in stand-by.
Partecipando al VIII Forum Agrifood Monitor, organizzato da Nomisma e CRIF, il presidente del Comitato Scientifico di Nomisma, Paolo De Castro, ha dichiarato: "Soprattutto in questa nuova fase geopolitica, dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e il nuovo assetto bipolare tra Stati Uniti e Cina, l'Europa non può trascurare il Mercosur".
"La Cina sta investendo molto nei Paesi di questo blocco commerciale, in particolare in Brasile, e anche in altre nazioni dell'America Latina, come il Cile. Presenza specifica nel settore alimentare che mette in allarme l'Europa - ha spiegato De Castro - Pertanto, esiste una forte pressione da parte di tutti gli Stati membri, sentita anche all'interno del Parlamento europeo, per cogliere l'opportunità unica di raggiungere per primi un accordo a tutto tondo con i Paesi dell'America Latina, in particolare con il Mercosur".
All'interno di questo clima generale, sono necessari ragionamenti settoriali molto diversi. "Il quadro è variegato. Se per i comparti lattiero-caseario e vitivinicolo non vi sono grandi timori, preoccupazioni estese rimangono per zootecnia, alcune categorie di ortofrutticoli e succhi a base di agrumi", ha continuato De Castro.
In questi giorni, a Strasburgo si sta tenendo l'ultima sessione plenaria prima delle elezioni europee. Il Parlamento Ue chiuderà la prossima settimana e riaprirà dopo tali elezioni, dopo il 9 giugno. "Pertanto, non c'è più alcuna possibilità di avanzare con il negoziato - ha affermato De Castro - Non c'è alcuna possibilità che si possano stringere accordi, nonostante potranno continuare incontri e colloqui con gli interlocutori del Mercosur".
Infine, considerando che a dicembre 2024, anche la Commissione europea sarà rinnovata, De Castro prevede che "fino alla primavera del 2025, anche volendo, l'accordo Ue-Mercosur non potrà avanzare".