Lo split superiore della potatrice meccanica
"Questa macchina può essere utilizzata su pomacee o drupacee - ha spiegato Fabio Buccioli, direttore commerciale di Rinieri - l'importante è che la forma di allevamento si adatti, quindi deve essere a spalliera, non in volume. Le lame permettono un taglio di rami fino a 3-4 centimetri di diametro. La barra verticale può essere alta da 2,50 a 3,40 metri. In più vi sono gli split superiore e inferiore".
Fabio Buccioli vicino alla potatrice portata anteriormente
La potatrice è composta da barre di taglio con dente "SCH" in grado di tagliare rami piuttosto spessi e ha un innovativo telaio con 4 movimenti idraulici in grado di adattarsi a ogni frutteto in parete. "E' una macchina molto robusta con ottima qualità di taglio, adatta soprattutto a grandi impianti e contoterzisti".
"Vi sono due filosofie circa la potatura meccanica - aggiunge Buccioli - Chi vuole abbattere al massimo i costi, e quindi dopo il passaggio della potatrice non interviene più, e coloro che sono soddisfatti di un risparmio parziale e quindi effettuano un passaggio manuale veloce. In entrambi i casi, il risparmio c'è ed è tangibile".
La potatrice è portata anteriormente ed è azionata grazie al circuito idraulico della trattrice. Occorre quindi un trattore con una buona capacità del serbatoio dell'olio per l'impianto idraulico. In taluni casi, per risparmiare un ulteriore passaggio, si può pensare di abbinare posteriormente un trinciatutto così da potare e trinciare in un unico passaggio.
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