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Intervista esclusiva con i responsabili di un'azienda che produce 23mila tonnellate di verdure l'anno

Cetrioli e pomodori sotto serra in Siberia: cosi' la Russia si autorifornisce

Conta 24 ettari di serre nel cuore della Siberia (Novosibirsk) e 11 nella città Yaroslavl, a circa 300 km da Mosca; ma nel 2017 intende arrivare a 51 ettari. Stiamo parlando dell'azienda TD Yaroslavskiy, azienda che detiene una quota di mercato pari al 10%.

L'abbiamo raggiunta per un'intervista grazie alla mediazione e traduzione di Evgeniya Kravchenko, esperta in marketing e promozione per il settore food, con particolare focus sulle possibili collaborazioni fra aziende italiane e russe.

Per tramite di Evgeniya abbiamo potuto intervistare Teymur Gadjiev, direttore commerciale, Svetlana Abuladze, responsabile gestione organizzazione, e Tatyana Pugacheva, economista generale.


Da sinistra Tatyana Pugacheva, Teymur Gadjiev e Svetlana Abuladze .

"Il gruppo – raccontano i tre responsabili – è sorto nel 2011 e fa capo al proprietario Boris Gorkunov. L'80% della produzione è rappresentata dai cetrioli, il 12% da piantine di lattuga e l'8% da pomodoro. Commercializziamo circa 21mila tonnellate di cetrioli l'anno, 1.300 tonnellate di pomodoro e 5 milioni di piante di lattuga in vasetto".

A destra, Boris Gorkunov, imprenditore ed ex-vicegovernatore dell'amministrazione della provincia di Sahalin.

Tecnologia
L'azienda ha partecipato, tramite i suoi rappresentanti, all'edizione 2016 della fiera Macfrut, alla ricerca di macchinari, attrezzature, tecnologie. "Abbiamo un buon grado di automazione – spiega Svetlana Abuladze – ma non è nostra intenzione automatizzare tutto. In Russia la manodopera ha un costo contenuto, intorno ai 500 dollari al mese; quindi non è conveniente investire centinaia di migliaia, o milioni di dollari in attrezzature. Manteniamo un buon livello di automazione, ma senza esagerare".

Buona parte della tecnologia è stata acquistata nei Paesi Bassi, così come la genetica per la produzione. Partendo da semente olandese, presso il vivaio di proprietà l'azienda fa crescere le piante che poi trapianterà in serra. Anche la struttura delle serre è di fornitura olandese, mentre i vetri doppi e coibentati sono di produzione russa. Gli impianti di irrigazione e fertirrigazione sono olandesi, il sistema di illuminazione è russo. C'è anche della tecnologia italiana: la macchina di confezionamento è stata fornita dal Gruppo Fabbri di Vignola (MO).


Piantine nel vivaio interno del complesso di serre a Yaroslavl.

Le serre vengono riscaldate 9 mesi l'anno e il combustibile è il gas metano, molto economico da quelle parti. Da notare che il sistema di illuminazione è fondamentale, visto che in inverno in Siberia c'è luce per pochissime ore al giorno.

Ma quanto viene a costare un ettaro di serre chiavi in mano? "Rispondere a questa domanda non è facile – ci dice Tatyana Pugacheva – ma possiamo pensare a circa 2,7 milioni di euro l'ettaro".


Serre di Novosibirsk

Rese e vendite
Gli imprenditori russi tengono a sottolineare che raggiungono rese elevate, grazie alla coltivazione fuori suolo. "Per il cetriolo siamo attorno a 120 kg al metro quadrato, per il pomodoro sui 91 kg per metro quadrato. Come già accennato, la maggior parte delle operazioni viene svolta a mano, anche quelle che nei Paesi Bassi sarebbero normalmente automatizzate" così spiega Teymur Gadjiev. "L'azienda dà lavoro a circa mille operai. Tutto il prodotto viene confezionato in vassoi e avvolto con pellicola che riporta il marchio aziendale. Tutto il nostro prodotto viene destinato al mercato interno che raggiungiamo sempre via gomma. I viaggi più lunghi rispetto alle due sedi comportano tragitti fino a 5 giorni".


Prodotti confezionati: cetrioli e pomodori.

Per coprire tutti i costi, il prezzo medio annuale del cetriolo (e anche del pomodoro) deve essere di almeno 60 centesimi il kg.


Pomodoro sotto serra.

Alla nostra considerazione che in Italia, molto spesso, i produttori non riescono a ottenere un prezzo adeguato, i Russi ci spiegano che invece nel loro Paese si procede con le aste settimanali, cui partecipano le più grandi catene di distribuzione. I produttori accettano i contratti proposti solo se i prezzi li soddisfano. In alternativa, c'è lo sbocco dei mercati all'ingrosso. Finora, gli imprenditori interpellati non hanno mai avuto particolari problemi a collocare gli ortaggi a un prezzo rispettabile.


Cetrioli in coltura sotto serra.

Embargo
I nostri interlocutori non si sbilanciano sul tema dell'embargo. Ci dicono che da quando esistono le sanzioni, il Governo ha promulgato un piano di sviluppo per l'agricoltura nazionale concedendo finanziamenti a interessi prossimi allo zero. E' anche grazie a questa possibilità che l'azienda può pensare di raddoppiare i propri ettari di ortaggi in serra nel volgere di pochi anni.

Per ulteriori informazioni:
Teymur Gadjiev
gadjiev.t@mail.ru