In ricordo del promotore della lotta integrata
Grazie a lui prese forma la fabbrica degli insetti utili, un sogno che diventò poi realtà.
Marco Mosti, attuale presidente di Bioplanet, la biofabbrica pensata da Ceredi, ne traccia un breve ricordo.
"Erano gli anni '80 e le parole "eco" e "bio" erano prefissi poco praticati e comunque attribuiti in modo un po' sprezzante a coloro che si volevano siglare come utopici sognatori, nemici delle "magnifiche sorti e progressive", eternamente giovani e quindi eternamente immaturi".
"Ceredi invece scommette su una "Biofabbrica" e, assieme a Giorgio Celli, impegna l'Emilia-Romagna in un progetto teso a fare della Regione un polo all'avanguardia nella difesa biologica e integrata. Oggi la "Biofabbrica" è diventata Bioplanet, per la difesa delle colture di un'agricoltura europea professionale che, sebbene in grado di produrre beni di qualità in modo estensivo e a un costo accessibile a tutti, non può più fare a meno di ricorrere alla lotta biologica e integrata".
"Ceredi - conclude Mosti - è stato un politico, nell'unico senso che la politica, quella vera, ammette: ha cioè preconizzato il futuro, ha intuito l'idea buona, giusta e utile per la collettività che lui era chiamato ad amministrare; e l'ha pubblicamente proposta e sostenuta sorreggendola con costanza e fedeltà bastanti a propiziarne la realizzazione concreta".
Il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, lo ha ricordato "per la capacità di guardare avanti e di prefigurare un disegno innovativo di politica agraria. Basti pensare all'impulso decisivo che seppe dare all'avvio della lotta integrata per la riduzione e la razionalizzazione dei prodotti chimici nella difesa fitosanitaria, che ha portato l'agricoltura della nostra regione ad adottare tecniche più rispettose della salute dei produttori e dei consumatori. Non a caso, l'impostazione all'avanguardia delineata dall'allora assessore Ceredi ha fatto scuola e viene ancora oggi guardata come modello, non solo in Emilia–Romagna".