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Intervista a Aldo e Luca Rivoira

L'innovazione per la conservazione post-raccolta dell'ortofrutta: le risposte di Retarder

Retarder, azienda leader nello sviluppo di soluzioni di packaging per migliorare la shelf-life in cella e durante il trasporto degli ortofrutticoli freschi, è nata in Piemonte (Verzuolo, CN) nel 2001 ma è ormai presente su tutto il territorio nazionale e collabora con i più importanti gruppi italiani del settore ortofrutticolo.

Aldo Rivoira, Amministratore delegato, riferisce a Freshplaza: "La nostra presenza sul territorio nazionale è ormai capillare, poiché abbiamo distributori e agenti esperti in tutte le regioni. Ciò che ci ha sempre contraddistinto sono la qualità costante dei nostri imballaggi, il buon servizio e l'affidabilità".


Aldo e Luca Rivoira.

L'interesse all'innovazione è rivolto ai piccoli frutti. Qui, secondo quanto dichiarato da Luca Rivoira, il figlio di Aldo, Retarder sta lavorando in collaborazione con il Disafa dell'Università di Torino per trovare tanto soluzioni per migliorare la shelf-life durante la conservazione in cella quanto nuovi prodotti per migliorare il trasporto e garantire l'integrità del prodotto.

Luca ci spiega: "Si stanno mettendo a punto nuove tecnologie israeliane, come gli sticker da inserire all'interno del packaging che, a contatto con l'umidità, rilasciano dei gas nella confezione con funzione antimicrobica. Questo genera un'estensione della vita commerciale del prodotto e un miglioramento della food safety".

"Per prolungare la shelf-life e garantire un trasporto su tratte più lunghe, sono stati sviluppati anche film e sacchetti assorbitori di etilene (granuli a base di argille di permanganato di potassio e carbonati attivi), questi ultimi da inserire nella confezione invece che nei filtri dei container".

"Abbiamo compreso che, forse più che trovare un conservante – aggiunge Luca – è importante mantenere costante la catena del freddo. Perciò, da un paio d'anni abbiamo avviato una collaborazione con l'azienda israeliana BT9, che ha sviluppato la tecnologia Xsense per il monitoraggio automatizzato di temperatura e umidità relativa in real time; si tratta di un sistema che consente a confezionatore e cliente finale di essere avvisato non appena si verifichino oscillazioni rischiose della temperatura durante il trasporto. Pertanto, prima di trovare un conservante, forse è meglio migliorare gli aspetti logistici dell'intera filiera, a partire dal campo".

"L'interesse per soluzioni innovative è elevato ma al momento non è direttamente proporzionale alla voglia di investire delle aziende frutticole! Sul tema della temperatura, stiamo collaborando con Zespri per il kiwi e con Coop Consorzio Nord-Ovest per il monitoraggio logistico nei punti vendita. I grandi player dell'ortofrutta fresca sono attenti alla temperatura, in particolare le aziende di IV gamma".

Aldo Rivoira aggiunge: "In generale, i problemi dell'ortofrutta sono legati alla conservazione del prodotto per lunghi periodi; a tal riguardo abbiamo sviluppato cere speciali sia per le mele sia per pesche e nettarine. La cera a base di alcol, autorizzata anche dalla FDA (Food & Drug Administration - USA), non solo fornisce lucentezza alle mele, ma permette anche di raggiungere una maggiore shelf-life. Al momento, la ceratura viene effettuata per mele Gala, Red Delicious e Granny Smith con risultati straordinari; facciamo però fatica a far capire che questa cera potrebbe essere una validissima soluzione di conservazione anche per le mele tradizionali, come quelle del gruppo Golden, per le quali purtroppo i fattori di mercato fanno si che gli operatori non siano propensi a questo tipo di lavoro, poiché aumenterebbero i costi di lavorazione. In Italia, abbiamo una 70ina di macchine ceratrici che operano nel settore melicolo, con risultati straordinari. Per pesche e nettarine, invece, disponiamo di una cera vegetale, che potrebbe aiutare gli operatori, viste le difficoltà di questi ultimi anni a collocare il prodotto. La ceratura, prolungando la shelf-life, consentirebbe infatti di spedire pesche e nettarine su mercati extra-UE".

Retarder offre anche tappetini per la conservazione dell'uva da tavola; posti sopra le casse alla rinfusa destinate all'esportazione, funzionano come generatori di anidride solforosa e vengono utilizzati sia per cicatrizzare eventuali "ferite" avvenute in campo, sia per conservare l'uva fino a 90-100 giorni. Questi tappetini hanno un iniziale rilascio veloce di anidride solforosa per rallentare i processi enzimatici dell'uva; successivamente il rilascio diventa graduale fino al termine della shelf-life. "Per quanto riguarda l'uva da tavola - dice Aldo - stiamo sviluppando nuovi tappetini per abbattere i costi, si tratta di soluzioni impiegate solo durante la fase di trasporto".

I settori melicolo e agrumicolo, invece, sono interessati alla fase di lavorazione, in particolare alla disinfezione dell'acqua di lavaggio: a tal fine, la neonata azienda TECHNO3 (cfr. Freshplaza del 17/02/2016) ha sviluppato tecnologie che funzionano attraverso ozono disciolto in acqua o per elettrolisi.

Per quanto riguarda i film, sono state sviluppate diverse pellicole a seconda del prodotto ortofrutticolo: "Particolarmente richiesto - continua Luca - è il film semipermeabile LifePack, sviluppato in collaborazione con un'azienda turca, per allungare la vita commerciale di melograno, kiwi e susino in esportazione".

Aldo e Luca concordano nel dire: "L'innovazione viene fatta se c'è la richiesta da parte del cliente finale, altrimenti le aziende tendono a non complicarsi la vita. Non dobbiamo convincere le aziende ad investire nelle nostre tecnologie; devono comprendere da sole il beneficio che potrebbero ricavare dall'impiego di determinate soluzioni per la conservazione".

Aldo conclude: "Tutte queste tecnologie ci permettono di essere un'azienda a 360°, che segue tutta l'ortofrutta, dalla lavorazione/imballaggio alla conservazione, con trattamenti, dispositivi e strumentazioni per soddisfare le diverse esigenze. Per esempio, nel caso dei piccoli frutti, noi non vogliamo solo offrire un cestino, ma intendiamo fornire soluzioni che consentano al cliente di avere un mercato che vada oltre il locale e il nazionale. Nel settore delle mele, abbiamo investito sugli alveoli in polpa di legno, generando nuovi stampi e creando alveoli più piccoli per facilitare l'inserimento della mela nella cassetta e, quindi, le operazioni di confezionamento. L'importanza degli alveoli in polpa di legno sta significativamente aumentando per i meloni; stiamo lavorando con le aziende italiane più importanti con alveoli colorati personalizzati per dare più risalto al loro prodotto sullo scaffale".

Luca conclude: "Stiamo lavorando non solo per migliorare la conservazione dei prodotti ortofrutticoli, ma anche per aumentare l'automazione della lavorazione e confezionamento. Retarder non è dunque solo un'azienda commerciale di imballaggio, ma lavora in partnership con i suoi clienti per risolvere i problemi del Cliente, con soluzioni innovative e sostenibili per le aziende e per l'ambiente, dato che tutte le ultime innovazioni sono ecologiche".

Contatti:
Retarder
Via Falicetto, 92
12039 Verzuolo (CN) - Italy
Tel.: (+39) 0175 85680
Cell.: (+39) 348 5259129
Fax: (+39) 0175 88341
Email: info@retarder.it
Web: www.retarder.it