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Verona: mercato delle clementine in difficolta': troppi calibri piccoli e domanda in discesa libera

Tempi duri per la commercializzazione all'ingrosso delle clementine, oggi di origine Italia, per la maggior provenienti dalla Calabria e, in misura minore, dalla Basilicata. "Nelle ultime 3 settimane – spiega Andrea Saturnini, della Sa.Ga., azienda all'ingrosso di Verona – il mercato è andato male, causa anche l'abbondanza di piccoli calibri. Inoltre abbiamo assistito a una considerevole flessione della richiesta, specialmente negli ultimi 15 giorni".


Attività al mercato ortofrutticolo di Verona (Foto d'archivio)

Sulle cause di questo crollo della domanda, peraltro registrato un po' su tutte le referenze del periodo (cfr. FreshPlaza del 30/11/2015) nessuno si sbilancia, mentre gli effetti sulle clementine sono facili da intuire: volumi abbondanti di prodotto e il prezzo che ne risente.

In questo periodo, al Veronamercato, prosegue Saturnini, "le clementine sono quotate a 60, 70, 80 centesimi di euro al chilo, ma tanto poi vengono vendute al collo", per intenderci la cassetta di clementine, commercializzata intera a circa 1 euro. Il listino ufficiale del mercato di Verona, ieri, batteva 75 centesimi di euro al chilo come prezzo prevalente per delle clementine di prima categoria, di grossa pezzatura (calibro 2); 90 centesimi di euro per della categoria extra e un 32 centesimi di euro al chilo per il calibro minore, il 6. Siamo lontani dai primi prezzi registrati all'inizio della campagna italiana (cfr. FreshPlaza del 09/11/2015).

Le quotazioni sono simili a quelle registrate anche in altri mercati all'ingrosso. Spulciando i listini di questi giorni, al mercato di Torino (CAAT) per del calibro 2 di prima categoria il prezzo massimo raggiunto ieri è stato di 80 centesimi/kg, con un prezzo prevalente di 75 eurocent/kg, mentre per il calibro più piccolo (4) si è oscillato tra i 45 e i 50 eurocent/kg.


Attività al mercato ortofrutticolo di Verona (Foto d'archivio).

"Si spera in un cambiamento a breve – riprende il grossista scaligero – già da questa settimana, in cui si dovrebbe sbloccare l'export e quindi fare un po' di pulizia sui mercati (leggasi ridurre i volumi presenti sulle piazze italiane, ndr). Nei Paesi balcanici, che rifornivano i mercati rumeni, ungheresi e dell'Est, è finita la stagione locale della clementina Satsuma", e questo dovrebbe portare a un aumento della domanda di prodotto italiano.

Molto diverso invece oggi il mercato delle arance. "E' – spiega Saturnini - in pieno svolgimento la stagione delle Naveline: quelle siciliane sono ancora lievemente stufate (maturate artificialmente, ndr), quelle calabresi invece sono al naturale, ma siamo in ritardo con la campagna e così il colore non è ancora ottimale e non sono pienamente mature, come lo sono invece quelle spagnole, pure presenti sul mercato. I prezzi sono stabili e in linea con la stagione e non abbiamo registrato scompensi come nelle clementine: tra i 50 e gli 80 centesimi di euro al chilo c'è tutto il mondo delle Naveline. Ora aspettiamo solo che le arance (italiane) diventino pienamente mature".