Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Insalata in busta: il costo in piu' e' giustificato?

Sono comode, comodissime. Fanno risparmiare un sacco di tempo: le insalate in busta sono già mondate, tagliate, lavate e asciugate. Ma, come sempre, la comodità si paga, a volte cara (anche il 300% in più). Per dare un'idea: un chilo di insalata mista tra radicchio rosso, indivia scarola e indivia riccia costa in media circa 2,40 euro; per lo stesso quantitativo in busta (quindi pronto al consumo) non si spende meno di 7,44 euro/kg.

Tra i dubbi dei consumatori, i più ricorrenti sono: l'insalata di IV gamma sarà realmente pulita? Ci saranno residui di agrofarmaci? Resta croccante nonostante la busta? Altroconsumo ha effettuato un test: 14 le insalate in busta analizzate, quasi sempre composte da radicchio rosso, indivia scarola e indivia riccia.



Oltre alle prove per verificare la presenza di nitriti e nitrati e la ricerca di microrganismi che possono guastare le insalate, in laboratorio gli esperti hanno verificato la composizione dei mix e stabilito in che percentuale sono presenti le varietà dichiarate (in alcuni casi c'è l'aggiunta anche di lattuga pan di zucchero).

Risultati
Nessuna preoccupazione rilevante per la presenza di residui di agrofarmaci e nessun problema nella prova dell'assaggio. Qualche intoppo nelle pratiche igieniche seguite durante la lavorazione o la conservazione del prodotto, ma non sono stati riscontrati microrganismi pericolosi per la salute umana. In poche parole, le insalate in busta si possono mangiare senza problemi, magari rispettando solo qualche piccolo accorgimento, tra cui risciacquarle prima di servirle a tavola.

A questo punto però sorge un dubbio: se devo comunque rilavare una cosa venduta come "pronta al consumo", allora il costo che sostengo in più è ingiustificato. Sarebbe forse il caso che l'AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) si mettesse in contatto con Altroconsumo per dissipare simili perplessità.

Per maggiori informazioni: www.altroconsumo.it
Data di pubblicazione: