Il settore agricolo spagnolo reclama sanzioni per gli attacchi subiti in Francia
L'attacco è avvenuto sabato scorso vicino all'uscita dell'autostrada A9 e sono andate perse 45 tonnellate di nettarine, pesche e pesche piatte.
L'organizzazione agricola spagnola Fepex si è rivolta all'UE affinché venga garantito il diritto di libera circolazione delle merci e si adottino delle misure efficaci per gestire la crisi di mercato, la quale al momento interessa tutti i Paesi produttori di drupacee: Spagna, Italia, Grecia e Francia.
Per giovedì 10 luglio, il ministero agricolo spagnolo ha previsto di convocare il gruppo di contatto misto per pesche e nettarine tra Francia, Spagna e Italia, al fine di discutere la situazione.
David Borda, responsabile COAG per la frutta fresca, ha riferito che come ogni estate gli agricoltori francesi cerchino di boicottare le esportazioni spagnole in Europa, quando la crisi la stanno vivendo anche gli agricoltori spagnoli. Si tenta, infatti, di demonizzare e colpire i produttori spagnoli, quando invece i veri colpevoli sono le catene della grande distribuzione francese, che abusano del proprio potere negoziale sul mercato proponendo prezzi ridicoli. Vi è quindi la necessità di una normativa UE che condanni le pratiche commerciali sleali nel settore del retail e rafforzi i meccanismi di gestione della crisi previsti dalla PAC, in modo da poter controllare efficacemente i prezzi.
COAG ha osservato che anche la Francia esporta i propri prodotti agricoli in Spagna; in tal caso, le conseguenze peggiori per i produttori spagnoli sono state registrate su merci come patate, mele e latte. L'organizzazione professionale ASAJA Murcia ha riferito che atti discriminatori o che limitano il commercio nel mercato degli altri Stati Membri non possono essere consentiti.
Secondo i dati Eurostat, nel 2013 la Spagna ha esportato 52.000 tonnellate di pesche in Francia, parte delle quali sono state riesportate verso altri paesi.