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Bilancio della campagna spagnola delle drupacee

I prezzi delle nettarine sono stati i piu' colpiti dalla grande carenza

La campagna spagnola delle drupacee è nella sua fase finale, con volumi notevolmente inferiori a quelli dell'anno scorso a causa di problemi in fase di fioritura e delle frequenti piogge e grandinate. Tuttavia "il calo di produzione di quest'anno è stato più visibile nei campi, che nelle vendite finali". A spiegarlo Santiago Vázquez, manager dell'azienda La Vega de Cieza di Murcia.



Ci sono prodotti che stanno andando bene in termini di prezzi, come le nettarine, per via del calo dei volumi. "Le quotazioni delle nettarine sono state quelle più colpite dalla carenza e sono più alte rispetto alla scorsa stagione. Mentre i prezzi delle pesche sono rimasti a livelli minimi per almeno tre mesi, soprattutto nel caso delle pesche gialle. Per quanto riguarda le albicocche, l'industria della trasformazione ha pagato metà di quanto offriva la scorsa stagione, mentre le pesche sciroppate sono state vendute a un prezzo di 3-5 centesimi inferiore a quello dell'anno scorso - ha spiegato il produttore ed esportatore - Raramente c'è stato un tale mercato per l'industria conserviera delle pesche, che sempre di più soffre la concorrenza da parte di Paesi terzi, come la Grecia e la Cina, nonché la concentrazione della domanda europea".

I prezzi delle pesche piatte rimangono stabili. "Sono simili a quelli pagati l'anno scorso per prodotti già lavorati, i quali non erano affatto buoni. Ma almeno stavolta non si sprecherà tanta produzione quanto l'anno scorso, quando moltissimi frutti sono stati scartati a causa del surplus produttivo e della domanda ancora insufficiente".

Per quanto riguarda le albicocche, Vázquez ha spiegato che "fino all'ultimo momento le esportazioni sono state migliori rispetto all'anno scorso, che fu catastrofico sin dall'inizio. La produzione di albicocche, con il periodo di raccolta tra maggio e giugno, ha rallentato molto e ha comportato una percezione imprecisa di ciò che era stato realmente piantato in Europa per quel periodo. Ciò cambierà la prossima volta che in Francia, Italia e Grecia avremo un anno senza avversità climatiche".

Per quanto riguarda invece le susine, c'è stata e c'è ancora una grande carenza, soprattutto di calibri medio-piccoli. "Attualmente la principale zona di produzione è l'Estremadura, che ha registrato un forte calo nei volumi complessivi. Ciò ha fatto sì che i prezzi di vendita fossero leggermente migliori rispetto a quelli dell'anno scorso. Fino a dicembre la carenza dovrebbe peggiorare, per via dei danni causati dalle condizioni meteorologiche. La situazione delle esportazioni potrebbe invece migliorare" ha concluso Santiago Vázquez.

Per maggiori informazioni:
Santiago Vázquez
La Vega de Cieza
Tel.: +34 968455779

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: