L'organizzazione di produttori fa segnare comunque, nel 2013, un trend commerciale sostanzialmente stabile, in linea con quanto realizzato negli ultimi anni.
Da sinistra Simone Dalla Valle, Luigi Ferraioli (membri del Cda Eurocirce), Sandro Galanti (partner commerciale) e Claudio Montini (Responsabile gestione programmi operativi).
Il panorama è complesso e appare difficile trovare efficaci strategie anti-crisi: "Noi – aggiunge Montini - puntiamo sulla qualità come elemento distintivo sul mercato, sulla comunicazione per permettere all'acquirente finale di conoscerci, di associare il nostro logo all'articolo scelto, consapevoli che sia in Italia che all'estero, forse anche in seguito alla nota vicenda Escherichia Coli, il consumatore si è molto sensibilizzato circa la problematica del "mangiar bene e mangiar sano" e cerca prodotti sicuri, con un rapporto qualità/prezzo ottimale."
Op Eurocirce opera nel settore della produzione e del commercio di ortaggi freschi dal 1984. "La nostra 'missione' – entra nel dettaglio Montini - è garantire ogni giorno prodotti freschi e di qualità attraverso un lavoro e una ricerca costanti all'insegna del dinamismo, dell'efficienza e della competitiva. Siamo una realtà fortemente radicata nel territorio Pontino, che esprime l'esperienza e la capacità produttiva di circa 130 produttori."
I terreni coltivati dai soci della Cooperativa hanno un'estensione di circa 450 ettari, di cui il 60% coperti a serre con impianti tecnologici moderni. La capacità di stoccaggio delle celle frigorifere permette una rapida applicazione della catena del freddo già subito dopo la raccolta. Una programmazione completa del ciclo produttivo permette inoltre a Eurocirce di offrire una gamma permanente di prodotti.
La produzione media annua è di circa 35.000 tonnellate mentre il fatturato si aggira sui 20 milioni di euro. Eurocirce dispone di un proprio centro di conferimento e confezionamento del prodotto con una superficie totale di 14.000 mq di cui 2.000 dedicati a celle frigorifere.
Tra le tipologie di prodotti commercializzati figurano: zucchine, pomodori verdi da insalata e a grappolo (ciliegino-datterino), melanzane, carote, cavolfiori, fagioli e fagiolini, sedani, ravanelli, peperoni, cocomeri e meloni. Al mercato estero vengono destinate carote, rafani, ravanelli, rape, lattughe, cavoli rapa.
Eurocirce era tra gli espositori alla fiera Macfrut 2013: "Non possiamo che esprimere un parere positivo in merito alla nostra partecipazione – commenta Montini - gli sforzi organizzativi messi in campo da parte dell'Ente Fiera per un'ottimale organizzazione della manifestazione ci hanno permesso di ottenere risultati molto importanti in termini di nuovi potenziali contatti commerciali, sia nazionali che esteri; i secondi orientati in Paesi che costituiranno, in un futuro oramai prossimo, i nuovi mercati di riferimento per le esportazioni ortofrutticole. Ci riferiamo in particolar modo alla Russia e ai paesi emergenti dell'Africa e dell'Asia. La qualità, il numero e l'importanza dei contatti commerciali intrapresi hanno reso la nostra partecipazione al salone molto positiva. Sono state gettate le basi per un ampliamento del nostro pacchetto clienti, in particolare verso l'estero."
A Cesena, Eurocirce ha presentato una novità che va a completare la gamma di produzioni già commercializzate: i fiori di zucchina confezionati in vassoio. Si tratta di vaschette di polipropilene del peso di circa 100 grammi netti con 10-12 fiori cadauna. "Particolare interesse è stato dimostrato dai potenziali nuovi clienti russi, che non conoscendo bene il prodotto sono molto incuriositi dalle sue possibili applicazioni in cucina", annota Montini.
"I risultati ottenuti in occasione di Macfrut 2013 rafforzano la sua collocazione come riferimento nazionale ma anche come potenziale riferimento per il mercato internazionale, che guarda l'Italia e le sue eccellenti produzioni agroalimentari sempre con maggior attenzione", conclude Montini. "In un momento delicato come quello attuale affacciarsi all'estero e verso i nuovi mercati emergenti, verso le nuove economie, può rappresentare la chiave di volta per permettere al nostro settore di superare nel miglior modo possibile la crisi. Un cambiamento radicale per il quale è necessario però porre al centro l'intera filiera ortofrutticola, con la collaborazione di tutti gli attori al fine di rendere la filiera competitiva nei costi, nella qualità delle produzioni, nell'innovazione e nell'efficienza. La rassegna romagnola può costituire lo strumento necessario per il raggiungimento di questi target."
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