Paesi Bassi: successo per gli Open Days di Seminis ad Enkhuizen
Seminis ha dato il benvenuto a vivaisti, consulenti, commercianti, distributori e coltivatori di ortaggi a pieno campo da tutta Europa, i quali hanno colto l'opportunità di visionare con i propri occhi la vasta gamma di ortaggi di Seminis.
La società è rimasta soddisfatta dall'affluenza all'evento. I visitatori hanno potuto godere di un clima eccezionale durante le visite ai campi ed hanno visionato diverse varietà di cavolfiori, broccoli, cavoli, spinaci, porri, cipolle, carote e lattuga. La maggior parte degli ospiti ha colto l'opportunità di effettuare la visita sotto la guida degli esperti di Seminis.
Questo approccio "faccia a faccia" ha consentito agli specialisti Seminis di condividere le loro conoscenze con tutti i visitatori e fornire preziosi consigli.
Il tema degli Open Days di quest'anno - Harvesting a bright future (Raccogliendo un luminoso futuro) - è stato riempito di contenuti per tutti gli operatori della filiera orticola, con informazioni utili a conseguire i migliori risultati possibili nelle loro rispettive attività.
Conferenza sulle Brassicacee
Per la prima volta, la società sementiera Seminis ha organizzato, durante gli Open Days, anche una Conferenza sulle Brassicacee, proseguita fino a venerdì 27 settembre. La conferenza ha visto la partecipazione di oltre 800 persone ed è stata condotta da sei esperti di brassicacee, facenti parte sia di Seminis che di altre istituzioni come alcune Università internazionali.
Le tematiche principali presentate durante la conferenza hanno riguardato le attuali tendenze commerciali e i vantaggi derivanti dal controllo del suolo. I coltivatori che hanno partecipato alla conferenza erano principalmente interessati proprio a quest'ultima tematica.
Il dottor Hans-Christoph Behr, ha dato avvio alla conferenza. Behr è l'amministratore delegato di AMI (Agrarmarkt Information-GmbH), ente che fornisce informazioni indipendenti di mercato al settore agricolo per tutti i prodotti rilevanti, tra cui gli ortofrutticoli . Behr ha condiviso la sua profonda conoscenza circa le tendenze del mercato degli ortaggi ed ha aggiornato i visitatori sulle previsioni per il futuro.
Kevin Walsh è uno degli specialisti Seminis che ha condiviso la sua conoscenza con il pubblico durante la Conferenza. Walsh è il direttore dello Sviluppo Tecnico della coltura delle Brassicacee (e di quelle in foglia) presso Seminis. I dati derivanti da otto grandi campi sperimentali di cavoli, cavolfiori e broccoli seminati a diversa densità sulla fila hanno supportato la relazione condotta da Kevin Walsh sulle ricadute delle nuove tecniche colturali ad alta densità in termini di resa per ettaro o di riduzione della dimensione dei cespi, cosa che si traduce in un vantaggio in termini di qualità e gestione logistica delle Brassicacee.
Hans Schepers, direttore per l'area EMEA della qualità di filiera nello sviluppo della tecnologia orticola di Seminis ha invece esaminato la percezione della qualità delle diverse tipologie di Brassicacee dal punto di vista dei consumatori e dei commercianti.
Suolo e struttura del suolo
Seminis ha invitato tre specialisti di suolo e struttura del suolo: la dott.ssa Paula Misiewicz dell'Università Harper Adams, la dott.ssa Lynda Deeks, specialista in idrologia e fisica del suolo e il dott. Rob Simmons, professore associato universitario in erosione e conservazione del suolo. Ognuno di loro ha coperto un'area specifica di questa tematica.
Misiewicz ha relazionato sulla compattazione del suolo, un rischio sempre presente. E' importante essere in grado di riconoscere i segni e i sintomi di compattazione in modo da poter agire in modo appropriato.
Lynda Deeks è esperta nella determinazione della struttura del suolo, nella sua analisi e interpretazione. Deeks ha spiegato gli effetti della compattazione sulla capacità del suolo di trattenere le risorse idriche (e la loro scarsità).
Rob Simmons ha parlato del controllo dell'erosione e dell'impoverimento del suolo e dei vantaggi offerti dalla rotazione delle coltura. Direttamente in campo ha mostrato gli effetti della coltivazione di piante di Alfalfa, le cui radici possono giungere ad una profondità di 1,2 metri, ristrutturando il suolo e preservandone la carica microbiologica.
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